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Una nuova sobrietà per abitare la terra: incontro con Alessandro Barban

fonte avellana 2' di lettura Senigallia 16/01/2009 - La Chiesa, scriveva il Concilio nella Costituzione Pastorale “Gaudium et Spes”, “considera con grande rispetto tutto ciò che di vero, di buono e di giusto si trova nelle istituzioni, pur così diverse, che l’umanità si è creata e continua a crearsi.

Il Concilio dichiara, inoltre, che la chiesa vuole aiutare a promuovere tutte queste istituzioni, per quanto ciò dipende da lei ed è in armonia con la sua missione”. Una delle istituzioni che si occupa del bene dell’uomo è senza dubbio la politica che ha bisogno di riscoprire e rinverdire la sua anima a servizio del bene comune. E’ con questo spirito che la Commissione diocesana per la pastorale sociale e il lavoro si è attivata per offrire a tutte le persone impegnate nel sociale e direttamente in politica alcuni incontri di riflessione. Il prossimo si svolgerà lunedì 19 gennaio alle ore 21 presso l’auditorium San Rocco a Senigallia.


“Una nuova sobrietà per abitare la terra” è il titolo scelto per questo incontro, che vedrà una riflessione di p. Alessando Barban, priore di Fonte Avellana. Perché questo incontro? Per rispondere a un servizio che come comunità cristiani sentiamo di dover offrire e cioè il sostegno a tutti coloro che si impegnano per la costruzione di un mondo più giusto. Come comunità cristiana siamo infatti profondamente radicati in questa nostra storia e siamo solidali con essa e con quanti la scrivono: dai più piccoli e poveri, dagli ultimi della società, fino a coloro che per primi hanno il compito di gestire il bene comune, cioè i politici. Lo spirito con il quale vogliamo vivere questo appuntamento è uno spirito prettamente conciliare, perché vogliamo come chiesa aiutare chi svolge attività umane, ma nello stesso tempo con la consapevolezza che dalle attività umane la comunità cristiana riceve tanto. All’incontro sono invitate tutte le persone impegnate nella società civile e direttamente nelle amministrazioni, perché il messaggio cristiano ha dato tantissimo e sta dando tantissimo all’umanità e con tutti è possibile costruire una storia a misura degli uomini.


Questo incontro si inserisce in un percorso che come chiesa locale stiamo affrontando che è quello di avere uno stile di vita più sobrio per costruire un mondo più giusto e sostenibile. Lo specifico della comunità cristiana è quello della dimensione educativa, che da sempre caratterizza la loro azione, oggi deve esprimersi anche nella capacità di formare a comportamenti sostenibili. La moderazione non è solo una regola ascetica, ma anche una via di salvezza per l’umanità. È ormai evidente che soltanto adottando uno stile di vita sobrio, accompagnato dal serio impegno per un’equa distribuzione delle ricchezze, sarà possibile instaurare un ordine di sviluppo giusto e sostenibile. Per questo c’è bisogno di uomini che nutrano una grande speranza e possiedano perciò molto coraggio.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-01-2009 alle 01:01 sul giornale del 16 gennaio 2009 - 1630 letture

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