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Mons. Orlandoni: A Natale cambiamo i nostri stili di vita

giuseppe orlandoni 2' di lettura Senigallia 23/12/2008 - Sarà forse diverso dagli altri il Natale di quest’anno. Sulla festa che per molti è la più importante dell’anno aleggia lo spettro di una crisi economica che sconvolge il mondo.

Una crisi che come al solito a farne le spese saranno in primo luogo le persone meno fortunate. Per la maggior parte delle famiglie sarà necessario riconsiderare i propri comportamenti e gli stili di vita. Se la situazione incombente comporta delle preoccupazioni, allo stesso tempo offre una proficua opportunità per tornare alla sostanza di una festa che da una ricorrenza religiosa rischia di diventare sempre più spesso una cerimonia largamente o soltanto consumistica. Accade spesso nella vita che solo nei momenti più difficili si comprende che cosa sia davvero importante.


Forse questo momento di crisi generale può essere un’occasione propizia per riflettere sul vero senso del Natale, sui valori che contano davvero. Pensando a quel Bambino nato a Betlemme, che è il vero festeggiato del Natale, possiamo percepire la novità sorprendente, la bellezza unica e affascinante del fatto cristiano. Di un fatto realmente si tratta: Dio si fa uomo, uomo come noi, uomo per noi. Da quando il Figlio di Dio ha preso carne umana ogni uomo si è imparentato con lui. L’incarnazione del Figlio di Dio, venuto in mezzo a noi per condividere la nostra condizione umana, manifesta la solidarietà tra Dio e l’uomo e allo stesso tempo postula la solidarietà tra tutti i membri della famiglia umana. Il vero significato del Natale ci sollecita a rivedere i nostri stili di vita, ricuperando in particolare il valore della solidarietà a cui si accompagna quello della sobrietà. Sempre, ma in particolare nel momento presente, è importante superare le chiusure individualistiche e aprirsi alle necessità dei fratelli meno abbienti.


Nelle presenti circostanze si tratta di ridurre quei consumi che non sono propriamente necessari, imparando a soddisfare in modo ragionevole i bisogni essenziali della vita; si tratta di evitare sprechi, lussi, spese superflue per poter venire incontro a chi - non solo nei paesi del terzo mondo, ma anche nel nostro territorio - si trova in situazione di indigenza. Peraltro, come ricordava recentemente Benedetto XVI, solo se si adotta uno stile di vita sobrio, accompagnato dall’impegno per la solidarietà, sarà possibile instaurare un ordine sociale nuovo, uno sviluppo giusto e sostenibile. Auguro a tutte le famiglie, a tutti i cristiani e uomini di buona volontà del nostro territorio, un buon Natale: un Natale diverso, un Natale autentico.


   

da mons. Giuseppe Orlandoni
vescovo di Senigallia




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 23-12-2008 alle 01:01 sul giornale del 23 dicembre 2008 - 1141 letture

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