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Ai Cancelli un incontro su Educare: l’avventura della vita

3' di lettura Senigallia 10/12/2008 - Promosso dalla fondazione Uccellini-Amurri di Belevedere Ostrense, si è tenuto presso l’auditorium Cancelli di Senigallia, il primo incontro dal titolo “Universo giovani: una domanda di educazione”, del ciclo: “EDUCARE: l’avventura della vita”. Più di 400 persone, tra giovani e adulti hanno potuto ascoltare, non una lezione sociologica sull’emergenza educativa, ma tre uomini appassionati alla vita, testimoniando che l’educazione non è comunicare i propri pensieri, le proprie teorie, ma comunicare sé e il proprio modo di rapportarsi con il reale; educazione è mettersi in quella posizione giusta che permette di vedere ciò che c’è e ciò che accade.

Per questo il dott. Leopoldo Uccellini, dopo aver presentato le finalità della Fondazione da lui presieduta, ha introdotto i lavori sottolineando che solo l’incontro con una umanità ricca può far emergere nei giovani una domanda mai sopita di verità e di bellezza proprio del cuore dell’uomo. Il dott. Silvio Cattarina psicologo, presidente delle Comunità di recupero per ragazzi con problemi di devianza “L’Imprevisto” di Pesaro, attraverso la propria esperienza ha testimoniato che è nell’educazione degli adulti che risiede la possibilità di rispondere alla sfida dei giovani.


La questione educativa non è assolutamente cosa fare: i figli, i giovani diventano grandi se hanno davanti dei genitori e degli educatori che vogliono loro bene per come essi sono. Non ci sono delle tecniche a rispondere al loro bisogno di crescere, ma degli uomini capaci di prendere sul serio il proprio e l’altrui destino, partendo dai desideri costitutivi di ognuno. Infine è intervenuto Don Eugenio Nembrini Rettore dell’Istituto Sacro Cuore di Milano, già missionario in Kazakistan, che con grande impeto ha raccontato attraverso numerosi esempi della sua vita, che l’educazione è il problema della felicità del tuo cuore. “perché se non sei felice tu, se non sei lieto di quello che vivi, se non ami la realtà, e se l’educazione è comunicare il proprio modo di rapportarsi con la realtà, tu comunicherai solo la tua non letizia nel rapporto con la realtà. Come un bambino che succhia naturalmente il latte da sua mamma e insieme succhia tutto di lei, così tu cosa succhi, cosa ami, cosa regge la tua esistenza? Il problema dell’educazione siamo noi!”.


I nostri ragazzi, continua Don Eugenio, sono davanti a noi così, guardano ciò che noi guardiamo. Educa chi si lascia educare; questo rende affascinante bello e certo il cammino di chiunque. In esso si può anche sbagliare, è normale: ma l’errore, il peccato, il limite sono uno strumento per diventare più grandi. Il secondo ed il terzo incontro proposti dalla Fondazione Uccellini Amurri, programmati per la primavera del prossimo anno, avranno a tema la famiglia e la scuola, ed avranno come titolo “Ciò che è bene per la famiglia è bene per il Paese”, “Scuola e nuove emergenze”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-12-2008 alle 01:01 sul giornale del 10 dicembre 2008 - 1029 letture

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