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Volpini: contro le liste di attesa in arrivo un pool di tecnici

fabrizio volpini 3' di lettura Senigallia 28/10/2008 - “Il problema delle liste di attesa è complesso e non si risolve scaricando le responsabilità”. Contro una delle piaghe della sanità locale è in arrivo un tavolo tecnico chiamato a proporre soluzioni sinergiche.

L’assessore alle politiche sociali nonché medico di base Fabrizio Volpini interviene invitando tutte le parti in causa ad una condivisione delle responsabilità. Ma soprattutto a mettere in campo azioni concrete per mitigare il problema. Questo anche alla luce delle critiche avanzate nei giorni scorsi dal primario del reparto di diagnostica per immagini Paolo Busilacchi che ha ammonito i medici di base sull\'\"inappropiatezza\" delle prescrizioni.

Le liste d’attese sono la madre di tutte le battaglie ed esiste in tutta Italia anche se a Senigallia appare più marcato – afferma Volpini - le cause sono molteplici e non possono essere ricondotte al ruolo dei medici di base. Attengono anche al mondo specialistico e delle organizzazioni delle Asur. A prescrivere esami sono, ad esempio, anche i numerosi professionisti che operano nel campo della medicina privata”.

L’input agli esami di diagnostica per immagini (quelli che richiedono a Senigallia i tempi di attesa più lunghi che arrivano fino a otto mesi) arrivano poi anche dal proliferare di campagne informative (come trasmissioni e rubriche di salute) che incrementano ansia e timori nei cittadini. non secondario poi l’organico a disposizione dell’Asur che, se non sufficiente, deve essere incrementato.

L’appropiatezza delle prescrizioni radiologiche cui fa riferimento Busilacchi non riguarda solo i medici di base ma anche gli specialisti e la cultura sanitaria che si diffonde tra gli utenti – precisa Volpini - il problema va affrontato sinergicamente e per questo la Asur 4 ha dato incarico ad un pool di medici ed esperti di studiare e proporre una soluzione contro le liste di attesa.

Si tratta di un tavolo di confronto cui invito caldamente anche i medici di base a partecipare. È un modo serio per affrontare il problema delle liste di attesa perché non sono certo i medici di base di Senigallia più spregiudicati rispetto ai colleghi di Pesaro, Jesi, Ancona o chissà dove
”. A Senigallia però, nonostante una domanda di prestazioni in linea con quella di altri ospedali marchigiani, i tempi di attesa sono più lunghi.

Il problema è anche organizzativo e la direzione sanitaria deve farsene carico – sottolinea Volpini - se c’è una carenza di organico (cosa di cui non sono affatto sicuro) occorre prevedere, se ci sono macchinari vecchi e che si rompono (vedi la tac) vanno sostituiti, così come le apparecchiature devono lavorare di continuo.

Occorre pensare soluzioni organizzative come adottate da altri ospedali, che consentono di utilizzare i macchinari almeno 12 ore per soddisfare la domanda dei pazienti ospedalieri e di quelli con impegnativa medica e anche altre quattro o sei ore per le richieste di chi richiede esami di tipo privatistico. Solo così possiamo trovare una soluzione al problema
”.





Questo è un articolo pubblicato il 28-10-2008 alle 01:01 sul giornale del 28 ottobre 2008 - 3804 letture

In questo articolo si parla di sanità, attualità, fabrizio volpini, giulia mancinelli, politica, liste d\'attesa





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