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Sacelit, le ipotesi dell\'evoluzione urbana: 2°parte, da Portoghesi a Bohigas

3' di lettura Senigallia 08/10/2008 - L’ Italcementi in seguito alla dismissione della Sacelit affida all’architetto Paolo Portoghesi (lo stesso oggi incaricato del progetto con l’architetto Piscitelli, dalla nuova proprietà Lanari) uno studio di fattibilità riferito esclusivamente al riuso di quest’ultima area, in quanto non si ha ancora la disponibilità dell’Italcementi, rimasto attivo, per la sola commercializzazione, nonostante la produzione sospesa, da tempo, con lo spegnimento dell’altoforno.


Nel dicembre del 93 l’architetto presenta alla città, all’auditorium di san Rocco, sull’area di 26.800 mq., la sua proposta del “transatlantico”, così come venne allora simpaticamente battezzata, fondata essenzialmente sul concetto di una grande piazza all’italiana circondata da moderni edifici dall’architettura attrattiva, posta ad un livello superiore rispetto alla quota originaria del terreno, accessibile attraverso scale e ascensori e collegata al mare attraverso una porta tecnologica.

La diversificazione volumetrica e ritmica dei diversi corpi di fabbrica voleva caratterizzare destinazioni d’uso differenziate: la torre per gli uffici pubblici, l’esedra per l’albergo, i corpi di fabbrica orizzontali, al pianterreno e primo per negozi, sedi di banche e di società di servizio, aree commerciali e uffici privati, mentre ai livelli superiori per residenze. Lungo via Mamiani prevedeva un edificio di forma ovale, estremamente flessibile, da trasformarsi a secondo delle necessità, in sala congressi, discoteca, centro esposizioni etc. sotto la piazza erano invece previsti spazi per depositi e magazzini, oltre a due livelli di parcheggi, sia privati che pubblici, per 500 auto.

Il complesso avrebbe sviluppato 84.000 metri cubi senza le volumetrie sotto la piazza e, considerando anche quelle e rapportando il tutto in mq. la previsione dell’intervento si sarebbe tradotta in 42.000 mq., ossia di 1,56 mq./mq., superiore di un terzo a quelle di piano sulla Sacelit, in linea invece con i valori dell’Italcementi, ma era fondamentalmente giusto che un progetto di riqualificazione urbana si svincolasse da un piano la cui normativa era dettata da un’analisi più sommaria.

Per la prima volta viene ipotizzata una nuova strada parallela a via Mameli dietro la cortina di abitazioni e ancor più rilevante e interessante è l’ipotesi della piazza posta in rilevato che avrebbe consentito di ospitare al di sotto gli altri spazi di servizio essenziali, parcheggi compresi.

Per il resto questa proposta denuncia lacune sostanziali proprio sulla nuova piazza, che occulta buona parte della visuale al mare, per la sua struttura edilizia quasi completamente chiusa ed è di difficile accessibilità e esterna alla passeggiata a mare di cui avrebbe dovuto rappresentare un’espansione spaziale. Con simili caratteristiche la piazza ben difficilmente avrebbe potuto funzionare a causa di una prevedibile e modesta fruizione, prodotta, tra l’altro, quasi esclusivamente dai propri residenti e dalle attività commerciali interne, scarsamente attrattive e catalizzanti, forze da sole insufficienti, nonostante gli apparentemente elevati valori della densità edilizie previste.

Scorrendo in avanti il calendario si arriva al 97 con l’approvazione della variante generale al PRG a firma Morpurgo Ballardini, gli stessi che abbiamo già incontrato come estensori del primo studio di fattibilità sulle aree Sacelit-Italcementi.

Il nuovo piano riaccorpa i due stabilimenti in un unico comparto definito CPT , polo turistico, con i nuovi parametri urbanistici che decapitano i vecchi indici riconvertendoli ad un modesto 0,53 mq./mq. Viene stranamente salvaguardata anche la cortina di abitazioni sulla darsena Bixio, e questa situazione stupisce ancor di più, in quanto, nel precedente studio di fattibilità, era spesso richiamata come impedimento di una buona progettualità.

Ma lo stesso anno rappresenta un altro riferimento importante per la comparsa sullo scenario senigalliese dell’altro blasonato architetto Oriol Bohigas di cui parleremo nel seguito.

Nelle illustrazioni che seguono:
Il vecchio progetto Portoghesi
Il PRG del 97







Questo è un articolo pubblicato il 08-10-2008 alle 01:01 sul giornale del 08 ottobre 2008 - 3570 letture

In questo articolo si parla di porto, attualità, sacelit, Paolo Landi





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