statistiche accessi

x

Mezza Canaja: \'Udc e complanare, quando etica e politica fanno a cazzotti\'

complanare 3' di lettura Senigallia 25/09/2008 - \"L’essenza e la forza di un comitato sono il suo essere uno spazio pubblico, aperto, orizzontale e trasversale, dove associazioni, movimenti, collettivi e soprattutto singoli cittadini s’incontrano per discutere ed organizzare la difesa del territorio inteso come bene comune\".

I partiti politici si relazionano con i comitati – li sfruttano e ne sono sfruttati – ma non possono mai rivendicarne una totale/formale internità. In caso contrario, è il senso stesso dell’essere comitato a venir meno. I comitati sono politici in quanto sono apartitici. Molti partiti si sono relazionati con il “Comitato Versus Complanare … e non solo”, ne hanno legittimità. R.C. ha (ri)guadagnato la sua coerenza sulla Complanare rompendo con la Maggioranza. Marcantoni e Savini non fanno parte di strutture nazionali e le loro liste civiche non si sono mai irrimediabilmente compromesse – direttamente o indirettamente – con questo mostro. L’UDC, invece, sembra aver scambiato la lotta contro la complanare per la propria campagna elettorale.



La Complanare è figlia diretta della “Legge Obbiettivo” (21/5/’01) fortemente voluta dal precedente Governo Berlusconi per attuare le Grandi Opere. La “Legge Obbiettivo” svuota la Valutazione di Impatto Ambientale e prevede grandi investimenti di risorse pubbliche, (tramite Stato, Regioni, Anas, Comuni) con consequenziale indebitamento bancario a fronte di esigue partecipazioni private. E’ con questa legge che si è dato avvio a mostri come il “MOSE” a Venezia, la TAV in Val Susa e il Ponte sullo Stretto di Messina. E’ contro questa legge che sono nati i primi comitati in difesa dei beni comuni. L’allora Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Lunardi (FI) e il Viceministro Mario Tassoni (UDC) ne furono i padrini: il primo in conclamato “conflitto d’interesse” in quanto ha direzionato le decisioni governative per favorire le proprie ditte, quali la Rocksoil, di proprietà della moglie, la società Stone e la società Treesse, controllate sempre dalla famiglia Lunardi. In Parlamento – Camera e Senato – l’UDC votò a favore.



Nella nostra Regione anche la “Quadrilatero SPA Marche-Umbria” è figlia di questa legge-vergogna. E’ una società di diritto privato a partecipazione pubblica, nel senso che pubbliche sono le risorse, privati i profitti - solo il 2,3% del capitale della società proviene da finanziamenti privati – e prevede il collegamento tra Ancona e Perugia, attraverso l’allargamento delle statali 16, 76, 77 e la Pedemontana. Contro di essa è nato un comitato “Rete No-Pav” a cui Beppe Grillo diede il suo appoggio. Alla Regione Marche, benché fosse all’opposizione, l’UDC votò a favore della Quadrilatero. Riassumendo: la richiesta della valutazione ambientale è uno dei cavalli di battaglia del Comitato. L’UDC dopo aver votato - sia in Parlamento che in Regione - la legge che affossa la valutazione ambientale, ora, senza colpo ferire, se ne fa paladina. Infine, alla prima votazione in Consiglio Comunale sulla Complanare – dicembre ‘05 - il Consigliere Comunale Cameruccio - allora rappresentante dell’UDC - votò a favore.



A questo punto riteniamo lecito chiederci come l’UDC possa dirsi contro la Complanare se non per puro tornaconto elettorale e di potere, cercando di farsi largo tra PD e PDL. Non si possono tenere i piedi in due o più staffe quando si ha a che fare con i problemi dei cittadini. Se Gambelli e Mazzarini sono onesti, responsabili e sinceri, allora, si guadagnino la coerenza, la serietà e la credibilità delle loro parole e della loro politica uscendo dall’UDC, altrimenti, la smettano di far campagna elettorale sulla pelle delle persone. Per quanto ci riguarda, la logica de “il nemico del mio nemico è mio amico” non ci appartiene.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-09-2008 alle 01:01 sul giornale del 25 settembre 2008 - 2790 letture

In questo articolo si parla di mezza canaja, complanare, politica





logoEV
logoEV
logoEV