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La complanare arriva in Regione, l’Udc scende in campo per dire No al progetto

udc contro la complanare 2' di lettura Senigallia 23/09/2008 - Dopo il Critical Mass di domenica sera, ulteriore occasione per il Comitato Versus Complanare per manifestare contro la complanare, la questione delle due nuove bretelle a scorrimento veloce che nasceranno in concomitanza con la costruzione della terza corsia autostradale, anima il Consiglio Regionale.

A portare la questione all’attenzione del presidente del Consiglio Raffaele Bucciarelli è l’Unione di Centro. “Da senigalliese e da membro del consiglio regionale dell’Udc, la questione complanare mi sta particolarmente a cuore –ha spiegato Alessandro Mazzarini-. Ecco perché abbiamo avanzato, attraverso il nostro rappresentante Luigi Viventi, un’interrogazione in Regione a risposta urgente. Nel testo che venerdì scorso Viventi ha sottoposto all’attenzione del Presidente del Consiglio Regionale spiccano quattro punti: innanzitutto l’attuale progetto della complanare lascia fuori due dei quartieri più popolosi di tutta la città, Cesano e Marzocca. In secondo luogo per costruire questa nuova strada saranno espropriate e demolite abitazioni private. Terzo, gli svincoli che nasceranno saranno proprio a ridosso di case, scuole e persino dell’ospedale. Ed infine quale sarà il risultato? Nessuno.

Con questo provvedimento –ha continuato Giuseppe Gambelli, segretario comunale Udc- vogliamo dare spessore politico alla protesta e dimostrare ai cittadini che siamo vicini ai loro problemi. Un’attenzione nei loro confronti al momento negata dall’amministrazione.” Pensiero ribadito dallo stesso comitato Versus Complanare. “In tanti anni non ho mai visto un’Amministrazione Comunale così distante dai cittadini –ha detto l’ingegner Stefano Bernardini, attivista del comitato-. La complanare altro non è che un progetto calato dall’alto e senza nessuna partecipazione da parte dei cittadini. Senza poi contare le valutazioni d’impatto ambientale, al momento l’unico documento pubblicato infatti è quello del Ministero che però tiene conto solo della terza corsia autostradale. La nuova “veste” del progetto, che designa la strada come di “interquartiere” guarda caso non prevede una valutazione di impatto ambientale. Un’infrastruttura del genere non può essere costruita senza prima uno studio ambientale. Per questo motivo stiamo procedendo per vie legali per ottenere i documenti necessari e, se ce ne sarà bisogno, non escludiamo un ricorso al Tar.

Con la Complanare –ha concluso il consigliere comunale di Rifondazione Fabrizio Marcantoni- si perpetua un errore compiuto a Senigallia sessant’anni fa: l’autostrada in prossimità del centro. Invece di migliorare la nostra città ora avrà una terza corsia e una nuova strada sopra la testa dei cittadini.







Questo è un articolo pubblicato il 23-09-2008 alle 01:01 sul giornale del 23 settembre 2008 - 2382 letture

In questo articolo si parla di attualità, rifondazione comunista, complanare, riccardo silvi, udc, giuseppe gambelli, fabrizio marcantoni, Stefano Bernardini, alessandro mazzarini