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Italia Nostra per la tutela del paesaggio

paesaggio appennino 2' di lettura Senigallia 20/09/2008 - Italia Nostra ha deciso di lanciare il 20 settembre la campagna \"Paesaggi sensibili\", proponendo una mappatura delle zone di grande valore naturalistico e storico da salvare.

La bellezza di un paesaggio, naturale o urbano, è il bene più \"democratico\", un valore e un\'opportunità che appartengono a tutti, uno spettacolo che tutti hanno diritto godere gratuitamente. Ma non è più così da quando questo diritto ci viene continuamente e progressivamente sottratto, daa quando le città storiche sono soffocate e nascoste da periferie disadorne, da quando la campagna si allontana sempre più dalla città dietro la barriera delle aree artigianali e dei nuovi quartieri, mentre distese di edifici occupano i fondovalle, distruggendo l\'unità del paesaggio. Per godersi i paesaggi naturali non resta giustamente che costruirsi la villa in collina, un privilegio però di pochi.


Generazioni di Italiani sono cresciute accompagnati dallo spettacolo quotidiano della bellezza della natura e dei centri storici e forse anche a questo si deve la ricchezza immaginativa e la creatività che ci ha contraddistinto per secoli. La normalità di questo spettacolo ci ha impedito però di avvertirne l\'unicità e quindi la necessità di tutelarlo. Così il consumo del territorio è diventato ormai un\'emergenza.


A Senigallia la veduta della corona di colline che circonda la città è stata sottratta all\'urbanizzazione grazie all\'allarme lanciato negli anni \'70 da alcuni gruppi di opinione. Ma un edificazione nascosta e strisciante ha continuato comunque a strappare lembi di verde, sia attraverso i piani di ampliamento delle frazioni, sia attraverso la costruzione di residenze e ville, magari nel rispetto formale della normativa, ma contraddicendola nella sostanza. Fra i paesaggi sensibili vanno messi anche quelli urbani. Non tutte le città storiche hanno avuto la fortuna di essere state edificate su alture, che hanno contribuito a preservarne almeno in parte l\'immagine identitaria, con la linea degli edifici più monumentali, delle torri e dei campanili. Senigallia, città di pianura, ha subito un destino meno fortunato e oggi la sua immagine non è più confrontabile con quella che ne davano le vedute settecentesche, soprattutto la sua vista è ormai inaccessibile, nascosta dalla barriera delle periferie. Le emergenze più inconfondibili, quali la torre civica e la cupola del duomo, fanno fatica a distinguersi fra la mole del teatro e la sagoma del nuovo ponte sul Misa.


Ormai l\'unica possibilità di restituire visibilità all\'immagine della città storica è quella liberare e recuperare il fronte delle mura dalla curva della Penna al ponte del Portone, proseguendo lungo il Misa fino all\'ansa della vecchia Posta. Ed questo il paesaggio sensibile che propone il gruppo di Italia Nostra di Senigallia, rinnovando la richiesta di uno strumento urbanistico adeguato e un\'azione di tutela immediata.




da Virginio Villani
Italia Nostra-gruppo di Senigallia




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-09-2008 alle 01:01 sul giornale del 20 settembre 2008 - 2147 letture

In questo articolo si parla di ambiente, attualità, virginio villani, italia nostra





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