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Opposizione all\'attacco: subito le dimissioni di Silvano Paradisi

opposizione 3' di lettura Senigallia 06/09/2008 - Niente più conferenze dei capigruppo se il presidente del Consiglio Comunale Silvano Paradisi non rassegna le sue dimissioni. L\'opposizione torna alla carica e, dopo la lettera inviata da Paradisi che invitava al dialogo, torna alla carica.

La bagarre scoppiata in consiglio comunale lo scorso 26 agosto, quando il piano Cervellati è stato approvato con i soli voti della maggioranza mentre la minoranza dava vita ad un contro-consiglio con tanto di megafono, continua a lasciare strascichi. Anzi, l\'esposto alla Procura inviato da Paradisi per informare dell\'atteggiamento \"antidemocratico tenuto dall\'opposizione\" ha alimentato ancora di più la polemica. Ad agitare gli animi in consiglio era stata la proposta della maggioranza, messa ai voti dallo stesso presidente del consiglio, di posticipare le mozioni della minoranza sul piano Cervellati, all\'approvazione stessa del piano. Di qui le critiche rivolte a Paradisi di non svolgere il suo ruolo super partes. L\'esposto alla magistratura ha fatto poi il resto.


Ed ora l\'opposizione compatta, da Pdl a Rifondazione, passando anche per il Coordinamento Civico, chiede le dimissioni di Silvano Paradisi e annuncia che, se ciò non avverrà, quella di ieri sera è l\'ultima conferenza dei capigruppo cui i proprio rappresentanti prenderanno parte. \"Il presidente del consiglio comunale non ha più i requisiti per ricoprire tale ruolo perchè non è più riconosciuto dalla metà dei consiglieri comunali -afferma Gabriele Girolimetti di An- inoltre le decisioni che vengono concordate nella conferenza dei capigruppo vengono puntualmente disattese in sede di consiglio comunale\". \"Il comportamento di Paradisi è inaccettabile -aggiunge Alessandro Cicconi Massi, capogruppo di Forza Italia- prima alza la voce minacciandoci con un esposto alla Procura, poi ci invia una lettera invitandoci alla conferenza dei capigruppo e alla riconciliazione. Andiamo in conferenza dei capigruppo solo per ribadire la richiesta delle sue dimissioni e anche per avere la copia formale dell\'esposto fatto in Procura\".


Nel mirino l\'atteggiamento del presidente del Consiglio, che eseguirebbe solo le direttive della \"sua\" maggioranza. \"Ormai il Consiglio Comunale è diventato il luogo di ratifica delle decisioni già prese dal sindaco e dalla Giunta, anche per questioni organizzative la cui competenza spetta invece alla conferenza dei Capigruppo -fa eco Gabriele Cameruccio del Gruppo Misto- come vicepresidente non posso accettare una situazione del genere, è inaccettabile\". Ci va giù pesante anche il Coordinamento Civico che non lascia spazio ad alcuna riconciliazione e annuncia nuove azioni di ostruzionismo se Paradisi non si dimetterà. \"Con questo presidente non ci può essere alcuna riconciliazione -chiosa Daniele Corinaldesi- Paradisi ha detto che se è lui il problema è disposto a fare un passo indietro. Allora che lo faccia. In conferenza dei capigruppo, in occasione del piano Cervellati, 7 capigruppo su 9 hanno detto che è lui il problema ma lui è andato avanti lo stesso. Allora che ci prende in giro?\". \"Paradisi esercita erroneamente il suo ruolo e questa condotta risale già a due anni fa, ragion per cui mi dimisi da vice presidente -ricorda Vincenzo Savini- se questa situazione non cambierà siamo pronti a mettere in campo altre azioni di disturbo durante i consigli comunali\". Esige le scuse del sindaco Luana Angeloni Fiore Bittoni, del gruppo Misto, per essere stato tacciato di \"squadrismo e invitato ad andare a casa\".








Questo è un articolo pubblicato il 06-09-2008 alle 01:01 sul giornale del 06 settembre 2008 - 1433 letture

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