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I minorenni afgani trasferiti in comunità, ora però c’è da pagare il conto

conferenza stampa profughi afgani 2' di lettura Senigallia 06/09/2008 - Ospitalità ed accoglienza, la rete della solidarietà senigalliese ha superato l’emergenza dei ragazzi afgani ma il conto è salatissimo: un milione di euro.

L’arrivo improvviso sulla spiaggia di velluto dei 14 ragazzi minorenni di origine afgana, scaricati da due camion giovedì sul tratto autostradale dell’A14, ha messo a dura prova le strutture sanitarie, amministrative e di volontariato della città che però in poche ore sono riuscite a gestire la situazione e a trovare una soluzione per ognuno dei giovani profughi. “La rete di solidarietà che si è attivata in città è stata stupenda –si è complimentata il sindaco Luana Angeloni-. Croce Rossa, Caritas, Protezione Civile, Asl, Carabinieri, Uisp e gli uffici comunali hanno gestito l’emergenza con professionalità e nel migliore dei modi.

I 14 minorenni, nel dettaglio due diciassettenni, quattro sedicenni, sei quindicenni e due di quattordici anni, inizialmente sono stati raccolti dai Carabinieri proprio giovedì sera. Trasportati in caserma sono stati prima fotosegnalati e poi, come prescrive la legge, consegnati sotto l’autorità del comune. I giovani extracomunitari sono stati poi trasportati in ospedale e disposti in regime di “ricovero sociale”. Dopo essere stati ripuliti e visitati già ieri pomeriggio sono stati trasportati nelle varie comunità di accoglienza marchigiane. Uno è finito anche a Corinaldo. “Questi ragazzi hanno viaggiato per mesi –sottolinea l’assessore ai servizi alla persone Fabrizio Volpini-. Sul loro corpo sono ben visibili le ferite di un viaggio atroce. Ora si trovano nelle varie comunità.

Ma l’emergenze non è certo finita. Secondo le leggi vigenti infatti questi giovani sono completamente a carico del Comune di Senigallia che deve accollarsi tutte le spese. Spese che ammontano ad una cifra enorme: oltre un milione di euro. Fino alla maggiore età infatti i profughi resteranno nelle comunità al costo di 100 euro al giorno. Una situazione che fa infuriare il sindaco Angeloni. “Come per le persone maggiorenni anche in questi casi dovrebbe essere lo stato a provvedere alle loro spese –tuona il primo cittadino-. La legge non è affatto adeguata poiché siamo costretti ad affrontare una situazione ben più grande delle nostre possibilità. Per questo presto incontrerò i vertici regionali per cercare al più presto possibile una soluzione logica a questo problema.





Questo è un articolo pubblicato il 06-09-2008 alle 01:01 sul giornale del 06 settembre 2008 - 7347 letture

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