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Alla Rotonda \'Storie di musica nella terra del formaggio\'

violini stanta vittoria 19' di lettura Senigallia 06/08/2008 - Storie di musica nella terra del formaggio. Appuntamento alla riscoperta della tradizione musicale emiliana, giovedì 7 agosto alla Rotonda a Mare di Senigallia  con Riccardo Tesi, Claudio Carboni e i Violini di Santa Vittoria. L’appuntamento rientra nel ciclo “RAMinnote”. Inizio alle 22. Ingresso 10 euro. La Rotonda apre alle 17 e dalle 18 è attivo anche il “Rotonda caffè” questa settimana con le delizie di Moreno Cedroni.



“Storie di musica nella terra del formaggio”. Dedicato alla tradizione musicale emiliana l’appuntamento “RAMinnote” di giovedì 7 agosto alla Rotonda a Mare di Senigallia (Marche – AN). Protagonisti di questo interessante e originale progetto alcuni tra i migliori musicisti italiani di ricerca sulla musica di tradizione, apprezzati moltissimo anche all’estero: Riccardo Tesi, Claudio Carboni e i Violini di Santa Vittoria. Il progetto nasce dalla confluenza di due esperienze legate al recupero della tradizione popolare emiliana, quella dei Violini di Santa Vittoria (quintetto d’archi) e quella di Riccardo Tesi (organetto) a cui si è unito anche il sassofonista Claudio Carboni. Quella dei “violini di santa vittoria” è la massima tradizione musicale oggi documentata in tutta la provincia di Reggio Emilia.




E proprio in queste terre, tra le province di Reggio, Parma e Mantova si sviluppò un movimento musicale che diede origine già all\'inizio del XIX secolo a quelle musiche che oggi noi conosciamo sotto il nome di ballo liscio. I Violini di Santa Vittoria ripropongono queste musiche dopo un lungo lavoro di ricerca (di cui la recente pubblicazione di Socialismo a passo di valzer, storia dei violisti braccianti di Santa Vittoria - C. Mario Lanzafame), e ne testimoniano la tradizione nel mondo. Nella zona di Santa Vittoria (comune di Gualtieri – Reggio Emilia) si sviluppa dalla metà dell\'800 una pratica musicale originale: la musica da ballo di questa zona è caratterizzata dall\'uso dei soli strumenti ad arco. Il Concerto di violini (nome originario di queste formazioni) viene riproposto nella forma più originale: il quintetto d\'archi. A loro si sono uniti dunque Riccardo Tesi e Claudio Carboni già insieme nella Banditaliana. L’anima “storica” rivolta al recupero della memoria e delle radici musicali di un genere antico e ormai dimenticato come il liscio, ha trovato in questi musicisti attenti alla tradizione, ma anche estremamente creativi, perfetta sintonia con l’anima “creativa”, caratterizzata dalla libertà interpretativa che guarda al contemporaneo e al futuro. Antichi brani del repertorio del liscio emiliano vengono dunque riproposti con una nuova veste creativa e contemporanea.




Gli arrangiamenti proposti sono a cura di Davide Bizzarri. Il concerto avrà inizio alle 22 a l’ingresso è di 10 euro, come tutti gli appuntamenti musicali RAM ospitati alla Rotonda (unici a pagamento). La Rotonda a Mare sarà aperta dalle 17 (ingresso libero) e dalle 18 si potrà approfittare delle delizie di chef proposte al “Rotonda Caffè”, nuovo punto ristoro dove si alternano settimana dopo settimana i due grandi chef Mauro Uliassi e Moreno Cedroni. Fino al 10 agosto c’è Moreno Cedroni.




Compositore, strumentista, ricercatore: queste le anime della complessa e poliedrica personalità artistica di Riccardo Tesi, autentico pioniere dell’etnica in Italia. Dagli esordi decisamente folk nel 1978 al fianco di Caterina Bueno, alle odierne collaborazioni, la storia musicale del pistoiese Tesi vive di una preziosa continuità fatta di passione e di curiosità onnivore, che dalla tradizione toscana lo ha accompagnato al confronto con quelle italiane, basche, inglesi, francesi e malgasce, con il jazz, il liscio e la canzone d’autore. In perfetta simbiosi con la sua poetica della memoria, il suo strumento: l’organetto diatonico, antenato della fisarmonica, al quale per primo in Italia, ha consacrato un intero disco intitolato “Il ballo della lepre” (1981).




Ciò che colpisce di Tesi è lo stile, chiaramente riconoscibile, attraverso il quale riesce a far parlare all’organetto una lingua arcaica e nuova, dilatando il vocabolario e la tecnica di uno strumento rimasto a lungo patrimonio esclusivo della tradizione; una scelta “splendidamente inattuale” che lo iscrive, per lirismo e virtuosismo, al circolo di quanti, a tutte le latitudini hanno ridato dignità alla fisarmonica e ai suoi affini, in virtù del quale nel 2002 ha ricevuto a Castelfidardo il premio “La voce d’oro”. Dal 1992 è il leader fondatore di Banditaliana, che attualmente è considerata una delle formazioni più importanti del panorama world internazionale.




Nato a Bologna nel 1966, Claudio Carboni inizia giovanissimo lo studio del sassofono e già all’età di 11 anni suona nelle orchestre di ballo liscio: da questa esperienza eredita grande virtuosismo ed un fraseggio secco e preciso che tuttora caratterizza il suo stile. Lasciati gli studi classici si dedica al jazz sotto la guida di Giorgio Baiocco. Nel 1992 partecipa ai corsi d’alta qualificazione professionale “Siena Jazz”, raggiungendo il III livello. Nello stesso anno Riccardo Tesi lo chiama al suo fianco insieme a Maurizio Geri ed Ettore Bonafé per la formazione del gruppo Banditaliana: ciò muterà profondamente le sue scelte stilistiche e lo porterà a divenire oggi un affermato sassofonista di musica etnica. Prende parte, inoltre alla realizzazione di diversi progetti musicali che si muovono fra il recupero della tradizione popolare, atmosfere sinuosamente mediterranee e suggestioni più decisamente jazz.




Il progetto dei Violini di Santa Vittoria nasce nel 1999 dopo un lungo lavoro di ricerca coordinato da Sheherazade come parte integrante del più ampio Taca dancer, progetto di recupero storico della tradizione musicale emiliana i cui studi sono stati affidati ad un Comitato Tecnico Scientifico all’interno dell’Università degli Studi di Bologna, formato da Elisabetta Pasquini, Maddalena Roversi, C. Mario Lanzafame, Carlo Podaliri, Andrea Bonacini e Orfeo Bossini. Il lavoro scientifico, i cui risultati sono stati pubblicati nel 2006 in Socialismo a passo di valzer di C.M. Lanzafame, è stato accompagnato un vero e proprio progetto musicale curato da Sheherazade di recupero del percorso dei Violini di Santa Vittoria, riproponendo nella forma più originale, ovvero il quintetto d\'archi, sia i tipici valzer, mazurche, polke, sia alcuni tango e one step, come testimonianza del gusto musicale dell’epoca. La ricostruzione storica di queste musiche non è stata effettuata solo su base strettamente filologica; il tentativo è stato piuttosto quello di ridare vita a musiche ormai dimenticate cercando di mantenere inalterata la loro musicalità e la loro funzionalità, ovvero il ballo. L’ensemble è composto da tre violini, una viola ed un contrabbasso, caratteristica principale degli organici sanvittoriesi dalla sonorità unica ed inusuale.




La musica che viene eseguita è tutta originale ed inedita. Le partiture utilizzate sono databili intorno agli anni ’30 – ’50 del XX secolo, anche se alcune di esse, in particolare quelle del repertorio dei numerosi Concerti di Violini presenti a Santa Vittoria, sono state composte ai primi dell\'ottocento. I Violini di Santa Vittoria ripropongono l’origine del liscio mediopadano e ne testimoniano la tradizione nel mondo. Come completamento del lavoro di ricerca storico-musicologico Sheherazade ha prodotto due cd con musicisti affermati dal titolo “I violini di Santa Vittoria” a cura del Concerto Bagnoli nel 2001 e “Kragujavec nell’Emilia” a cura di Jamal Ouassini e Aleksandar Milojevic con i Violini di Santa Vittoria nel 2003. Sono stati organizzati importanti eventi promozionali con il logo Melodie dei sapori, partecipando a eventi locali e internazionali. I temi generali della ricerca, inoltre, sono stati oggetto di interventi all’interno di diversi progetti didattIci in alcune scuole della regione.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-08-2008 alle 01:01 sul giornale del 06 agosto 2008 - 1397 letture

In questo articolo si parla di comune di senigallia, senigallia, spettacoli





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