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Va a fuoco la C.I.A.R.E., paura in via Fontenovo

incendio alla ciare 2' di lettura Senigallia 03/08/2008 - Non è stato un incidente, il fuoco era doloso. Cento metri quadri di magazzino della ditta C.I.A.R.E. sono andati completamente in fumo sabato mattina, un incendio che all\'inizio è sembrato essere frutto di un incidente ma che in realtà ha tutte le caratteristiche del dolo.

La colonna di fumo si è alzata da via Fontenovo attorno alle 9.30, ricoprendo tutta la vallata, un vero e proprio muro di fumo nero. Fin dalla spiaggia infatti i segnali dell\'incendio erano ben visibili. Pochi minuti dopo è scattato l\'allarme. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando della stazione di Senigallia, coadiuvati dai colleghi di Ancona.

I pompieri sono arrivati alla C.I.A.R.E. grazie ad una falsa segnalazione, erano state segnalate solamente alcune sterpaglie incendiate, ma una volta sul posto si sono ritrovati davanti tutto un magazzino in fiamme. Le operazioni di spegnimento delle fiamme sono iniziate immediatamente e con grande difficoltà. Il fuoco infatti aveva già avvolto l\'intero magazzino della ditta, due capannoni per un totale di 100 metri quadri, andati completamente distrutti.

Ad alimentare le fiamme sono stati i quintali di materiale solvente e pellet di cellulosa presenti nel magazzino. I solventi, altamente infiammabili si sono riversati nelle fiamme, alimentando l\'incendio che in pochi minuti ha distrutto tutto il magazzino. L\'intervento dei vigili del fuoco si è concentrato soprattutto sull\'isolare il resto della struttura dalle fiamme, cercando di evitare che il fuoco raggiungesse anche la parte anteriore della azienda. Un compito difficile che ha finito per mandare in ospedale due pompieri, affumicati e stremati dalle operazioni.

In tre ore i pompieri sono riusciti a domare l\'incendio evitando il peggio. Ma ora si cercano le cause del disastro. Stando ai primi accertamenti le sterpaglie che circondano il magazzino, situato nel retro dell\'azienda, non sono affatto la causa principale dell\'incendio. Nemmeno la pista del mal funzionamento di un quadro elettrico è percorribile dato che la parte della struttura andata a fuoco non ne era dotata. Tutte le ipotesi quindi sembrano al momento convergere in direzione dell\'incendio doloso. Sulla vicenda sta indagando il commissariato di Polizia di Senigallia, intervenuto immediatamente sul posto assieme agli ispettori dell\'Arpam.

Il secondo aspetto rilevante della vicenda infatti è l\'inquinamento ambientale. I litri di solvente riversati durante l\'incendio potrebbero essersi infiltrati nel terreno raggiungendo quindi le falde acquifere sottostanti e successivamente l\'impianto fognario. Ma non solo. Il tetto del magazzino della C.I.A.R.E erano infatti completamente costruiti con Eternit, la lega di cemento e amianto altamente tossica. Entrambe le ipotesi al momento sono al vaglio dei tecnici dell\'Arpam che stanno effettuando la caratterizzazione del sottosuolo per scongiurare ogni pericolo.







Questo è un articolo pubblicato il 03-08-2008 alle 01:01 sul giornale del 04 agosto 2008 - 3206 letture

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