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Riccardo Tesi, Claudio Carboni e i Violini di Santa Vittoria a RAMinnote

9' di lettura Senigallia 05/08/2008 - Dedicato alla tradizione musicale emiliana l\'appuntamento \"RAMinnote\" di giovedì 7 agosto. 

La Rotonda a Mare di Senigallia accoglie un organico di grandi musicisti italiani come Riccardo Tesi, Claudio Carboni e i Violini di Santa Vittoria in “Storie di musica nella terra del formaggio”, progetto di riscoperta e riproposta con sonorità contemporanee di un repertorio tradizionale antico e sorprendente nato nella zona di Santa Vittoria (comune di Gualtieri – Reggio Emilia).

Inizio alle 22. Ingresso 10 euro.


Dedicato alla tradizione musicale emiliana l’appuntamento “RAMinnote” di giovedì 7 agosto. La Rotonda a Mare di Senigallia (Marche – AN) accoglie infatti un organico di grandi musicisti italiani come Riccardo Tesi, Claudio Carboni e i Violini di Santa Vittoria impegnati in un progetto di riscoperta degli antichi brani del repertorio del liscio emiliano, proposti però con una nuova veste creativa e contemporanea.


La Rotonda a Mare sarà aperta dalle 17 (ingresso libero) e dalle 18 si potrà approfittare delle delizie di chef proposte al “Rotonda Caffè”, nuovo punto ristoro dove si alternano settimana dopo settimana i due grandi chef Mauro Uliassi e Moreno Cedroni. Quella in corso fino al 3 agosto è a cura di Uliassi. Quella successiva in cui si volge il concerto “Storie di musica nella terra del formaggio” sarà invece a cura di Cedroni. Il titolo del concerto del 7 agosto (inizio alle 22, ingresso 10 euro) che vede insieme i validissimi musicisti citati è curioso e invitante: “Storie di musica nella terra del formaggio” e nasce dalla confluenza di due esperienze legate al recupero della tradizione popolare emiliana, quella dei Violini di Santa Vittoria (quintetto d’archi) e quella di Riccardo Tesi (organetto) a cui si è unito anche il sassofonista Claudio Carboni.


L’anima “storica” rivolta al recupero della memoria e delle radici musicali di un genere antico e ormai dimenticato come il liscio, ha trovato in questi musicisti attenti alla tradizione, ma anche estremamente creativi, perfetta sintonia con l’anima “creativa”, caratterizzata dalla libertà interpretativa che guarda al contemporaneo e al futuro. Quest’ultimo aspetto rende il progetto “Storie di musica nella terra del formaggio” particolarmente interessante e vitale, proponendo linguaggi e sonorità diverse in base alle esperienze dei musicisti, sganciandosi da un atteggiamento troppo filologico per aprire invece nuove strade alla musica emiliana tradizionale.


Lo stesso organico dei Violini di Santa Vittoria, che recupera la tradizione del “Concerto di violini” coinvolto nella musica da ballo, è originale. Si tratta infatti di un quintetto d’archi: tre violini, una viola e un contrabbasso. Il pubblico potrà ascoltare e riscoprire con sorpresa un repertorio che nel corso del tempo si è perso ed è stato sostituito dal ballo liscio popolare.

Gli arrangiamenti proposti sono a cura di Davide Bizzarri. – racconta il poliedrico musicista Riccardo Tesi - perché avevo subito l’influenza dell’immagine ufficiale e comune del genere, molto amato dalla popolazione locale ma bistrattato dagli altri musicisti. Dopo l’esperienza di “Un ballo liscio” mi sono dovuto ricredere, perché ho scoperto che il liscio nasce nell’800 dalla musica classica e nel corso del tempo ha subito varie influenze, sia della musica popolare, in quanto è sempre stato suonato da tante persone diverse, sia della musica jazz grazie a musicisti come Hengel Gualdi. L’interesse per la ricerca storica e la volontà di dare un contributo creativo al genere mi hanno portato a collaborare con i Violini di Santa Vittoria, che apprezzo molto per il lavoro di recupero storico che hanno svolto insieme a Sheherazade\".


La tradizione dei “violini di santa vittoria” è la massima tradizione musicale oggi documentata in tutta la provincia di Reggio Emilia. E proprio in queste terre, tra le province di Reggio, Parma e Mantova si sviluppò un movimento musicale che diede origine già all\'inizio del XIX secolo a quelle musiche che oggi noi conosciamo sotto il nome di ballo liscio. I Violini di Santa Vittoria ripropongono queste musiche dopo un lungo lavoro di ricerca (di cui la recente pubblicazione di Socialismo a passo di valzer, storia dei violisti braccianti di Santa Vittoria - C. Mario Lanzafame), e ne testimoniano la tradizione nel mondo. Nella zona di Santa Vittoria (comune di Gualtieri – Reggio Emilia) si sviluppa dalla metà dell\'800 una pratica musicale originale: la musica da ballo di questa zona è caratterizzata dall\'uso dei soli strumenti ad arco. Il Concerto di violini (nome originario di queste formazioni) viene riproposto nella forma più originale: il quintetto d\'archi.

Riccardo Tesi

Compositore, strumentista, ricercatore: queste le anime della complessa e poliedrica personalità artistica di Riccardo Tesi, autentico pioniere dell’etnica in Italia. Dagli esordi decisamente folk nel 1978 al fianco di Caterina Bueno, alle odierne collaborazioni, la storia musicale del pistoiese Tesi vive di una preziosa continuità fatta di passione e di curiosità onnivore, che dalla tradizione toscana lo ha accompagnato al confronto con quelle italiane, basche, inglesi, francesi e malgasce, con il jazz, il liscio e la canzone d’autore. In perfetta simbiosi con la sua poetica della memoria, il suo strumento: l’organetto diatonico, antenato della fisarmonica, al quale per primo in Italia, ha consacrato un intero disco intitolato “Il ballo della lepre” (1981). Ciò che colpisce di Tesi è lo stile, chiaramente riconoscibile, attraverso il quale riesce a far parlare all’organetto una lingua arcaica e nuova, dilatando il vocabolario e la tecnica di uno strumento rimasto a lungo patrimonio esclusivo della tradizione; una scelta “splendidamente inattuale” che lo iscrive, per lirismo e virtuosismo, al circolo di quanti, a tutte le latitudini hanno ridato dignità alla fisarmonica e ai suoi affini, in virtù del quale nel 2002 ha ricevuto a Castelfidardo il premio “La voce d’oro”. Dal 1992 è il leader fondatore di Banditaliana, che attualmente è considerata una delle formazioni più importanti del panorama world internazionale

Claudio Carboni

Sassofonista, compositore, insegnante. Nato a Bologna nel 1966, Claudio Carboni inizia giovanissimo lo studio del sassofono e già all’età di 11 anni suona nelle orchestre di ballo liscio: da questa esperienza eredita grande virtuosismo ed un fraseggio secco e preciso che tuttora caratterizza il suo stile. Lasciati gli studi classici si dedica al jazz sotto la guida di Giorgio Baiocco. Nel 1992 partecipa ai corsi d’alta qualificazione professionale “Siena Jazz”, raggiungendo il III livello. Nello stesso anno Riccardo Tesi lo chiama al suo fianco insieme a Maurizio Geri ed Ettore Bonafé per la formazione del gruppo Banditaliana: ciò muterà profondamente le sue scelte stilistiche e lo porterà a divenire oggi un affermato sassofonista di musica etnica. Prende parte, inoltre alla realizzazione di diversi progetti musicali che si muovono fra il recupero della tradizione popolare, atmosfere sinuosamente mediterranee e suggestioni più decisamente jazz.

I Violini di Santa Vittoria

Il progetto dei Violini di Santa Vittoria nasce nel 1999 dopo un lungo lavoro di ricerca coordinato da Sheherazade come parte integrante del più ampio Taca dancer, progetto di recupero storico della tradizione musicale emiliana i cui studi sono stati affidati ad un Comitato Tecnico Scientifico all’interno dell’Università degli Studi di Bologna, formato da Elisabetta Pasquini, Maddalena Roversi, C. Mario Lanzafame, Carlo Podaliri, Andrea Bonacini e Orfeo Bossini. Il lavoro scientifico, i cui risultati sono stati pubblicati nel 2006 in Socialismo a passo di valzer di C.M. Lanzafame, è stato accompagnato un vero e proprio progetto musicale curato da Sheherazade di recupero del percorso dei Violini di Santa Vittoria, riproponendo nella forma più originale, ovvero il quintetto d\'archi, sia i tipici valzer, mazurche, polke, sia alcuni tango e one step, come testimonianza del gusto musicale dell’epoca. La ricostruzione storica di queste musiche non è stata effettuata solo su base strettamente filologica; il tentativo è stato piuttosto quello di ridare vita a musiche ormai dimenticate cercando di mantenere inalterata la loro musicalità e la loro funzionalità, ovvero il ballo. L’ensemble è composto da tre violini, una viola ed un contrabbasso, caratteristica principale degli organici sanvittoriesi dalla sonorità unica ed inusuale. La musica che viene eseguita è tutta originale ed inedita. Le partiture utilizzate sono databili intorno agli anni ’30 – ’50 del XX secolo, anche se alcune di esse, in particolare quelle del repertorio dei numerosi Concerti di Violini presenti a Santa Vittoria, sono state composte ai primi dell\'ottocento. I Violini di Santa Vittoria ripropongono l’origine del liscio mediopadano e ne testimoniano la tradizione nel mondo. Come completamento del lavoro di ricerca storico-musicologico Sheherazade ha prodotto due cd con musicisti affermati dal titolo “I violini di Santa Vittoria” a cura del Concerto Bagnoli nel 2001 e “Kragujavec nell’Emilia” a cura di Jamal Ouassini e Aleksandar Milojevic con i Violini di Santa Vittoria nel 2003. Sono stati organizzati importanti eventi promozionali con il logo Melodie dei sapori, partecipando a eventi locali e internazionali. I temi generali della ricerca, inoltre, sono stati oggetto di interventi all’interno di diversi progetti didattIci in alcune scuole della regione







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-08-2008 alle 01:01 sul giornale del 04 agosto 2008 - 1943 letture

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