SEI IN > VIVERE SENIGALLIA > ATTUALITA'
comunicato stampa
Arcevia: muore in un incidente di moto, viene ritrovato il giorno successivo
2' di lettura
6280


Protagonista di questa triste vicenda è Roberto Pieragostini, un uomo di 41 anni residente ad Avacelli di Arcevia. Il corpo dell’uomo è stato rinvenuto in una scarpata sabato sera, proprio accanto alla sua moto.
Il quarantunenne, stando ai primi accertamenti, sembra essere deceduto sul colpo, forse per un trauma celebrale, ma le cause del decesso sono ancora da chiarire. Sarà l’autopsia a togliere ogni dubbio.
Tutto è iniziato venerdì sera quando Roberto Pieragostini è uscito da casa in moto. L’uomo, guardaboschi della comunità Montana dell’Esino e Frasassi, viveva con la madre proprio ad Avacelli. Uscito di casa verso le 18, Pieragostini ha imboccato la strada della Rocchetta che dalla piccola frazione di Arcevia porta verso il centro cittadino. Un percorso che conosceva bene e che faceva spesso in sella alla sua Triumph.
Forse per una distrazione o forse per l’elevata velocità, all’uscita da una curva Roberto ha perso il controllo del veicolo, finendo nella scarpata. Un volo di circa otto metri che non gli ha lasciato scampo.
L’allarme è scattato solo diverse ore dopo quando nessuno aveva più notizie di Roberto Pieragostini. Subito sono scattate le ricerche, prima con un giro di chiamate fra amici e poi per le strade di Arcevia. La scoperta è stata fatto solo sabato sera attorno alle 21. Gli amici infatti avevano deciso di ripercorrere le strade che Roberto era solito frequentare, alla ricerca di qualche indizio. Poi la scoperta. Roberto era caduto nella scarpata con la sua moto.
Una volta intervenuta sul luogo dell’incidente, la squadra del pronto soccorso ha potuto solamente costatare il decesso del quarantunenne. Per recuperare il cadavere e la moto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Senigallia che solo dopo alcune ore di lavoro sono riusciti ad estrarre il corpo dal dirupo.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Arcevia che dopo aver effettuato i rilievi del caso hanno potuto constatare l’accidentalità dell’episodio.
Già da domenica mattina tanti sono i fiori che gli amici e i conoscenti hanno deposto sul ciglio della strada della Rocchetta, alcuni dei quali accompagnati da dei pensieri. “Tu sai che continuerò a cercarti ovunque, fino alla fine dei miei giorni”, scrive ad esempio Drenta, un’amica di Roberto. Ma non solo. Un mazzo di fiori bianchi infatti porta la firma degli “amici di sempre” che hanno salutato Pieragostini con il suo soprannome, “Ciao Bodo”. Roberto era infatti molto conosciuto ad Arcevia e in special modo ad Avacelli, la piccola località in cui viveva e lavorava.
I funerali di Pieragostini si svolgeranno martedì pomeriggio nella chiesa di Avacelli.
Tutto è iniziato venerdì sera quando Roberto Pieragostini è uscito da casa in moto. L’uomo, guardaboschi della comunità Montana dell’Esino e Frasassi, viveva con la madre proprio ad Avacelli. Uscito di casa verso le 18, Pieragostini ha imboccato la strada della Rocchetta che dalla piccola frazione di Arcevia porta verso il centro cittadino. Un percorso che conosceva bene e che faceva spesso in sella alla sua Triumph.
Forse per una distrazione o forse per l’elevata velocità, all’uscita da una curva Roberto ha perso il controllo del veicolo, finendo nella scarpata. Un volo di circa otto metri che non gli ha lasciato scampo.
L’allarme è scattato solo diverse ore dopo quando nessuno aveva più notizie di Roberto Pieragostini. Subito sono scattate le ricerche, prima con un giro di chiamate fra amici e poi per le strade di Arcevia. La scoperta è stata fatto solo sabato sera attorno alle 21. Gli amici infatti avevano deciso di ripercorrere le strade che Roberto era solito frequentare, alla ricerca di qualche indizio. Poi la scoperta. Roberto era caduto nella scarpata con la sua moto.
Una volta intervenuta sul luogo dell’incidente, la squadra del pronto soccorso ha potuto solamente costatare il decesso del quarantunenne. Per recuperare il cadavere e la moto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Senigallia che solo dopo alcune ore di lavoro sono riusciti ad estrarre il corpo dal dirupo.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Arcevia che dopo aver effettuato i rilievi del caso hanno potuto constatare l’accidentalità dell’episodio.
Già da domenica mattina tanti sono i fiori che gli amici e i conoscenti hanno deposto sul ciglio della strada della Rocchetta, alcuni dei quali accompagnati da dei pensieri. “Tu sai che continuerò a cercarti ovunque, fino alla fine dei miei giorni”, scrive ad esempio Drenta, un’amica di Roberto. Ma non solo. Un mazzo di fiori bianchi infatti porta la firma degli “amici di sempre” che hanno salutato Pieragostini con il suo soprannome, “Ciao Bodo”. Roberto era infatti molto conosciuto ad Arcevia e in special modo ad Avacelli, la piccola località in cui viveva e lavorava.
I funerali di Pieragostini si svolgeranno martedì pomeriggio nella chiesa di Avacelli.

SHORT LINK:
https://vivere.me/etCz