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comunicato stampa
Il sindacato della polizia si dice perplesso sul problema sicurezza
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Il SAP, che rappresenta quasi il 40% di tutti i poliziotti della Provincia di Ancona, è rimasto perplesso innanzi alle dichiarazioni apparse sui quotidiani nei giorni scorsi, relative al problema della sicurezza nel Comune di Senigallia.
\"Sono anni -dichiara il Segretario Provinciale, Dott. Filippo Moschella-, che il SAP chiede al Ministero dell’Interno di potenziare l’organico del locale Commissariato, ma le proteste sono sempre cadute nel nulla.
Quest’estate, il Questore di Ancona, accogliendo le richieste del SAP, ha saggiamente potenziato l’organico della Polizia di una unità, ma, purtroppo, servono maggiori energie, dato che in estate ai circa 45.000 residenti si aggiungono oltre 70.000 turisti.
La Polizia di Stato garantisce certamente gli interventi d’emergenza richiesti tramite il “113”, ma è impensabile che possa essere ovunque.
E’ scorretto considerare lo Stato come unico “possessore” dell’attività di controllo del territorio, perché è impensabile dislocare un poliziotto o un carabiniere ad ogni angolo di strada. Ben venga, di conseguenza, la collaborazione dei singoli cittadini, che possono segnalare agli organi di polizia eventuali situazioni anomale. Al riguardo, è bene precisare che il Codice di procedura penale permette ai poliziotti di preservare l’anonimato di coloro che segnalano reati o situazioni sospette.
Il problema della sicurezza deve essere affrontato in modo articolato ed organico: sono stati utili i servizi del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Mobile di Senigallia, che sono serviti a potenziare il dispositivo del controllo del territorio - non certo per controllare chi faceva le ronde in spiaggia -, ma tali servizi devono essere reiterati per tutta l’estate. Questo obiettivo si potrà raggiungere solamente con l’aggregazione urgente di un congruo numero di agenti presso il Commissariato della Polizia di Stato di Senigallia, quindi il SAP auspica una veloce presa di posizione dell’Amministrazione e dei Consiglieri comunali presso le competenti sedi istituzionali.\"
E’ scorretto considerare lo Stato come unico “possessore” dell’attività di controllo del territorio, perché è impensabile dislocare un poliziotto o un carabiniere ad ogni angolo di strada. Ben venga, di conseguenza, la collaborazione dei singoli cittadini, che possono segnalare agli organi di polizia eventuali situazioni anomale. Al riguardo, è bene precisare che il Codice di procedura penale permette ai poliziotti di preservare l’anonimato di coloro che segnalano reati o situazioni sospette.
Il problema della sicurezza deve essere affrontato in modo articolato ed organico: sono stati utili i servizi del Reparto Prevenzione Crimine e del Reparto Mobile di Senigallia, che sono serviti a potenziare il dispositivo del controllo del territorio - non certo per controllare chi faceva le ronde in spiaggia -, ma tali servizi devono essere reiterati per tutta l’estate. Questo obiettivo si potrà raggiungere solamente con l’aggregazione urgente di un congruo numero di agenti presso il Commissariato della Polizia di Stato di Senigallia, quindi il SAP auspica una veloce presa di posizione dell’Amministrazione e dei Consiglieri comunali presso le competenti sedi istituzionali.\"

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