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Arcevia: a Palazzo Pianetti i dipinti di Giuseppe Gigli

manifesto giuseppe gigli arcevia 2' di lettura 07/07/2008 - Questo numero di Studi Arceviesi intende celebrare due ricorrenze importanti per la storia di Arcevia: il quinto centenario della venuta (1507-1508) di Luca Signorelli, grande pittore rinascimentale, chiamatovi per dipingere il Polittico di S. Medardo, ed il centenario della morte di Anselmo Anselmi (1907) illustre studioso e infaticabile ricercatore di memorie patrie, direttore della Nuova Rivista Misena.

Del Signorelli vengono ripubblicati i documenti già editi dall’Anselmi, ritrovati dallo scrivente, colla collaborazione della dott.ssa Cecconi, nell’archivio storico arceviese e creduti dispersi. La rilettura, completa, degli stessi ha consentito di scoprire nuovi inediti particolari ed è stata occasione propizia per svolgere ulteriori ricerche sulla permanenza del pittore in Arcevia e sulla committenza del Polittico di S. Medardo. Di Anselmo Anselmi oltre alle notizie biografiche, corredate da documenti inediti, viene ripubblicata la bibliografia dello studioso integrata con scritti non segnalati da Medardo Morici. Ci è sembrato utile, poi, redigere l’indice di tutti gli articoli della Nuova Rivista Misena, anno per anno, e quello, rimasto incompiuto per la sopravvenuta morte dell’Anselmi, degli artisti citati nella Rivista. Sul Polittico e sul coro di S. Medardo si rievocano inoltre i tentativi, documentati e fortunatamente non andati a buon fine, di vendita avvenuti nella seconda metà del 1800 da parte di amministratori poco sensibili ai valori artistici.

Per celebrare la ricorrenza della venuta del Signorelli, per iniziativa del sindaco e del presidente della Pro Loco, è tornata in Arcevia dopo 197 anni la tavola del pittore, trafugata in periodo napoleonico ed oggi a Brera, per essere esposta in una mostra memorabile insieme ai capolavori di S. Medardo. E dopo anni di preparazione è stata finalmente aperta al pubblico, in concomitanza con quest’evento, la Raccolta museale di S. Medardo, scrigno di tesori sinora celati, per l’opera meritoria del parroco e dell’arch. Conti. La trattazione di questi avvenimenti è occasione per conoscere la storia della ex chiesa ed oratorio di S. Gianne, sede attuale della Raccolta.

Infine, a coronamento di siffatti eventi rimarchevoli vogliamo presentare l’opera di un nuovo pittore arceviese, di gran talento, che dà onore e vanto, insieme a Bruno d’Arcevia ed ai molti gloriosi artisti del passato, alla nostra cara terra. Crediamo sia questa, come speriamo il resto degli scritti, una gradita ed incredibile sorpresa per molti arceviesi e certamente per tutti gli amanti dell’Arte e della Storia.







Questo è un articolo pubblicato il 07-07-2008 alle 01:01 sul giornale del 07 luglio 2008 - 3279 letture

In questo articolo si parla di arcevia, cultura, Centro Studi Arceviese





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