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I Verdi chiedo un nuovo Piano Regolatore

primavera ceresoni curzi 2' di lettura Senigallia 28/06/2008 - All\'ombra del suggestivo Chiostro delle Grazie e in occasione del convegno “La Città Futura”, i Verdi hanno ufficialmente aperto il dibattito sul nuovo Piano Regolatore cittadino chiedendo a gran voce un nuovo Eco-Pian.

Abbiamo organizzato questo incontro con un motivo preciso: aprire il dibattito cittadino su un nuovo Piano Regolatore della Città -ha spiegato il segretario cittadino Roberto Primavera-. Il tempo delle varianti oramai è finito la città ha bisogno di un nuovo strumento urbanistico con cui confrontarsi. Con la variante arceviese è già stato fatto un importante passo in avanti, ma ora basta. La politica di gestione urbanistica della città oramai deve essere ripensata anche in vista delle emergenze climatiche evidenti. Il dibatto che vogliamo aprire in città deve coinvolgere le associazioni di categoria, i partiti politici e i cittadini. Organizzeremo altri incontri per approfondire il tema.

L\'incontro di ieri, aperto alle 17 e proseguito fino a tarda sera, ha cercato di fare il quadro generale, dando spazio a diversi tecnici e operatori urbanistici, primo fra tutti l\'ex assessore Lanfranco Bertolini. “Il discorso di un nuovo Prg è complesso e deve coinvolgere tutti -ha sottolineato Bertolini-. Nel corso della storia urbanistica di questa città molti sono stati i ritocchi, le modifiche e i pasticci. Bisogna guardare innanzitutto al passato per fare un buon lavoro nel futuro. Mi riferisco innanzitutto al Piano Regolatore del 31, quello del dopo terremoto che già allora identificava le principali problematiche di Senigallia. Basta pensare che quel piano individuò un importante sottopassaggio nell\'area dell\'ex Sacelit, mai costruito proprio per l\'opposizione dell\'Italcementi. Nel \'84 fu approvata una variante che io definisco “pasticciona”. È la fonte di molti disagi senigalliesi. Dunque seguendo questa cronostoria sono convinto che un nuovo piano regolatore cittadino debba avere alcuni importanti punti fermi: l\'osservazione degli spazi pubblici a disposizione, la sicurezza dei cittadini e la dimostrazione di capacità più raffinate da parte degli addetti ai lavori.





Questo è un articolo pubblicato il 28-06-2008 alle 01:01 sul giornale del 28 giugno 2008 - 2386 letture

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