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Caritas Parrocchiale Portone, al via il progetto \'Nuovi amici\'

caritas portone 2' di lettura Senigallia 21/06/2008 - Anche quest’anno la parrocchia del \"Portone\" ha accolto un gruppo di bambini bielorussi colpite nel 1986 dalla nube radioattiva di Cernobyl.

Dalla Lettera di San Giacomo: \"Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non le opere? Forse che quella fede può salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: , ma non dà loro il necessario per il corpo, che giova? Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa.\"



Il Gruppo della Caritas Parrocchiale ha cercato di improntare sempre il proprio impegno e la propria azione pastorale, in sintonia con il parroco, don Giuseppe, ispirandosi alla lettera di San Giacomo: la fede, necessaria e irrinunciabile, è tuttavia vuota se non alimentata anche dalle opere nei confronti dei fratelli, specialmente quelli più deboli e bisognosi. Anche quest’anno, siamo ormai al nono anno, nel mese di giugno abbiamo accolto per tutto il mese nei locali parrocchiali un gruppo di bambini bielorussi, nell’ambito nel più ampio progetto d’ospitalità nel nostro paese, a favore di quelle popolazioni della Bielorussia, colpite nel 1986 dalla nube radioattiva di Cernobyl. Ancora una volta una precisa scelta: abbiamo chiesto all’organizzazione, l’ARCA, che si occupa del progetto, di poter far venire dei bambini ammalati: infatti, i nove piccoli ospiti sono afflitti da varie patologie dovute all\'esposizione radiazioni, grazie a Dio, in fase di guarigione.




Sappiamo da dati medici, che già un mese fuori del loro paese, contaminato nell’aria, cibo, ecc., può avere effetti benefici sul loro organismo, con speranze di vita in più fino al 30%! Numerosi volontari, più di trenta, hanno aderito all’invito del parroco don Giuseppe, sempre attento alle problematiche dei più deboli, per farsi carico di questo impegno d’amore verso il prossimo, oltre delle altre varie “povertà”, che pure esistono nel territorio della nostra parrocchia. Questo progetto è stato chiamato “NUOVI AMICI”. Oltre la disponibilità del tempo e del servizio molti ci stanno sostenendo offrendo generi alimentari, inviti a cena e offerte in denaro. Dobbiamo sempre essere grati alla sensibilità ed all’aiuto della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.



Un altro progetto che ci sta molto a cuore è la costruzione di un pozzo e di cisterne per l’acqua in Tanzania. Il tutto procede speditamente: in luglio don Francesco, il vice-parroco, insieme a degli adulti e dei giovani si recherà in quella Comunità Africana di P. Peter, per consolidare l’amicizia ed il rapporto di collaborazione.







Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-06-2008 alle 01:01 sul giornale del 21 giugno 2008 - 1516 letture

In questo articolo si parla di attualità, caritas portone





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