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La Piaga di Velluto: C\'è sempre un Parco nel nostro futuro

4' di lettura Senigallia 07/06/2008 - Il Parco della Cesanella, antica chimera che risale agli anni \'70, riemerge faticosamente dall\'oblìo. Lo fa sulla rubrica online del Sindaco, quella dove risponde ai dilemmi del comune cittadino. E dove qualche volta si prende delle licenze poetiche.

Cavallo di battaglia di tutte le Amministrazioni dagli anni \'70 ad oggi, il Parco della Cesanella è stato un formidabile attrattore di voti e investimenti immobiliari nella Senigallia del Nord, quella che va dal Molinello alla Cesanella. Ai tempi del Sindaco Gazzetti (anni \'80, in pieno CAF) si favoleggiava di un avveniristico lago che avrebbe consentito le evoluzioni in windsurf anche in assenza di vento, di un ecosistema lacustre che avrebbe fatto la felicità di pescatori, zanzare tigre e ciambotti, di un autentico Eden fra la Statale e via Mattei. Successivamente il lago è rimasto nel progetto del parco, ma un lago di nuova concezione, un lago asciutto al punto da poter essere coltivato tranquillamente a grano, sorgo, girasole.

Il Parco della Cesanella ha visto passare mestamente i decenni, crescere i quartieri attorno, formicolare le palazzine, ma lui è rimasto in una grossa e polverosa planimetria, grande quasi quanto il Parco, ripiegata in qualche ufficio comunale. Un mesto tramonto per una buona idea utile alla Cesanella, povera di verde ma ricca di case, strade e fabbriche.

Le ultime notizie del Parco risalgono al 2000, con un Piano Particolareggiato, necessario per regolamentare gli appetiti immobiliari gravanti su un\'area di 26 ettari di terreno pianeggiante, in una città, Senigallia, con la crescita demografica pari a zero e la crescita edilizia pari a cento.
Il progetto, sulla carta faraonico, prevede ancora un lago, l\'ecosistema lacustre è salvo, ma anche una strada, percorsi pedonali, ciclabili, aree pic nic, ristoro ecc.. Una piccola Olanda in città, mancano solo i mulini a vento, ma non è ancora detto. Il quadro economico per il Parco prevedeva un costo di 780 milioni di vecchie Lire (400.000 Euro) per l\'acquisizione delle aree destinate a verde, che dovrebbero avere una superficie di circa 12 ettari, di cui circa sei già di proprietà comunale.

Dopo il 2000 tutto si è fermato, l\'area del parco è regolarmente coltivata, per l\'ecosistema lacustre bisogna aspettare i monsoni e ogni tanto una nuova palazzina emerge all\'orizzonte, minacciosa come la pinna di uno squalo. Questo fino a qualche giorno fa, quando il Sindaco, rispondendo ad un cittadino preoccupato sulla mancanza di spazi del suo quartiere (via Brandani e via F.lli Zuccari, traverse della Statale di fronte al Centro Recuperi) ha affermato (testuale):

\"Mi preme però condividere con lei la considerazione che le vie in questione, pur comprese in una zona fortemente urbanizzata, sono vicine ad un\'area verde di 10 ettari che unisce il quartiere \"Vivere Verde\" con il quartiere \"Cesanella\", attraversata da una pista ciclabile e facilmente raggiungibile sia da via Brandani che da via Fratelli Zuccari.\"

Immediatamente mi sono precipitato alla Cesanella, conosco bene la città e un\'area verde di dieci ettari (visibile anche da un satellite scassato) non può essermi sfuggita. A malincuore ho dovuto dar ragione al Sindaco: per uno scherzo cromatico l\'area verde di dieci ettari esiste veramente, perchè il verde del mais e del grano è piuttosto simile al verde dell\'erba, con l\'unica differenza che i bambini non possono giocarci a pallone o possono farlo soltanto indossando una bandierina da segnalazione, come delle piccole boe in mare. Ovviamente dopo aver chiesto il permesso al contadino e dopo averlo disarmato.

L\'inserimento di questa \"area verde di 10 ettari\" fra gli argomenti del Sindaco fa ben sperare per il futuro. Forse prima di avviare il Parco delle Saline (chimera più giovane e già molto impegnata, fra campi da golf, piste di pattinaggio e ippodromi) l\'Amministrazione vuol sistemare il Parco della Cesanella, magari pian pianino, un pezzo per volta, perchè dieci ettari sono veramente tanti. A titolo d\'esempio potrei citare lo straordinario Parco della Pace, parco urbano di soli due ettari, un autentico paradiso terrestre che sono andato a fotografare dopo i campi coltivati della Cesanella: avevano appena tosato l\'erba e sembrava il Marassi la sera del derby genovese.







Questo è un articolo pubblicato il 07-06-2008 alle 01:01 sul giornale del 07 giugno 2008 - 10954 letture

In questo articolo si parla di attualità, cesanella, la piaga di velluto, satira, parco della cesanella

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