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comunicato stampa
Sergi presenta la posizione di Forza Italia sul Piano Cervellati
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Giovanni Sergi (Responsabile sia del Dipartimento
Urbanistica di Forza Italia-Marche che responsabile per l’Urbanistica
del Direttivo comunale di Forza Italia a Senigallia) presenta un contributo del Dipartimento Urbanistica di Forza Italia-Marche al dibattito sul progetto di Piano per il Centro Storico di Senigallia redatto dal prof. arch. Pierluigi Cervellati presentato alla cittadinanza dall’Amministrazione comunale nel 2004 ed attualmente in discussione.
Le recenti vicende relative alla messa a punto del Piano Particolareggiato per il Centro Storico di Senigallia hanno evidenziato le grandi difficoltà che ha questa Amministrazione comunale di Sinistra nell’aprire un dialogo con la cittadinanza al fine di giungere ad una proposta che ottenga larghi consensi.
La società civile di Senigallia chiede una politica in grado di realizzare una conservazione intelligente della parte centrale e storica della città esistente e un restauro rispettoso degli edifici storici di maggior valore senza che si mettano in essere operazioni immobiliari aggressive che inevitabilmente escludono dal Centro Storico la popolazione che non dispone di redditi elevati.
L’obiettivo di un Piano condiviso per il Centro Storico dovrebbe essere quello di tutelare innanzi tutto la popolazione residente e le attività produttive esistenti,anche le più modeste, insieme agli edifici e gli spazi pubblici che abbiano un qualche valore storico e culturale.
Il Centro Storico non dovrebbe essere l’occasione per architetti di fama o per professionisti locali di realizzare grandi e piccoli progetti di “conservazione” che sono invece pesanti operazioni immobiliari che nulla conservano e che risultano essere corresponsabili sia dell’uscita dal Centro Storico di una parte rilevante dei residenti attuali che della chiusura di un numero crescente di attività commerciali e di servizio.
Le ricostruzioni in stile ipotizzate dal Progetto di Piano per il Centro Storico ci sembrano delle vere e proprie falsificazioni che ambiscono a ricostruire una pretesa “magnificenza” del Centro Storico di cui parlano ormai da tempo alcuni nostri Amministratori comunali che si sforzano di proporre una mitologia che non rispecchia la effettiva storia urbana di Senigallia.
Alcuni interventi su edifici storici realizzati negli ultimi anni, e tra questi citiamo la pesante trasformazione in corso del grande edificio in via Pisacane, vicino alle Poste, già sede dell’ex liceo scientifico Medi dimostrano da parte dell’Amministrazione Comunale sia una scarsa sensibilità nei confronti delle tradizioni storiche e artistiche della città che una attenzione eccessiva per i programmi di alcuni operatori immobiliari. Nei confronti dei quali un partito liberale come Forza Italia non ha ovviamente alcuna preclusione.
Le previsioni dettagliate contenute nel Piano per il Centro Storico sia per palazzo Gherardi già sede del liceo classico Perticari sia per l’area di piazza Simoncelli che nel sottosuolo contiene con molta probabilità significativi reperti archeologici, in grado di fare luce sulla storia urbana di Senigallia almeno durante un lungo arco di secoli del Medio Evo, dimostrano un’incredibile insensibilità che pensavamo non potesse più essere riproposta oggi da chi amministra la cosa pubblica.
Per palazzo Gherardi Forza Italia propone sia un restauro filologico che una sua valorizzazione attraverso idonee attività culturali di qualità che potrebbero vedere l’impegno finanziario e gestionale di operatori privati nelle forme di un partenariato già previste e definite dalla nostra legislazione. In sostanza nessun aggravio per le finanze comunali e nuove occasioni di lavoro qualificato nel settore delle attività culturali.
Per piazza Simoncelli FI propone di prendere in considerazione la programmazione di una campagna di scavi per studiare una delle zone più importanti da un punto di vista archeologico di tutto il Centro Storico,la cosidetta Cittadella, evitando innanzitutto operazioni immobiliari che risulterebbero incompatibili con la storia di quest’area che per alcuni secoli ha ospitato in una sua parte il Ghetto ebraico.
Proponiamo quindi di accantonare l’ipotesi di un’approvazione in tempi brevi del Piano in quanto dalle prime riunioni della Commissione consiliare per l’Urbanistica sino allo svolgimento della prima esperienza di partecipazione, anche se piuttosto impacciata, quale il Consiglio Grande del 29 maggio sono emerse serie perplessità su numerosi punti qualificanti che richiedono a nostro parere sia un maggiore approfondimento tecnico che una maggiore articolazione del dibattito ai diversi livelli.
Le recenti vicende relative alla messa a punto del Piano Particolareggiato per il Centro Storico di Senigallia hanno evidenziato le grandi difficoltà che ha questa Amministrazione comunale di Sinistra nell’aprire un dialogo con la cittadinanza al fine di giungere ad una proposta che ottenga larghi consensi.
La società civile di Senigallia chiede una politica in grado di realizzare una conservazione intelligente della parte centrale e storica della città esistente e un restauro rispettoso degli edifici storici di maggior valore senza che si mettano in essere operazioni immobiliari aggressive che inevitabilmente escludono dal Centro Storico la popolazione che non dispone di redditi elevati.
L’obiettivo di un Piano condiviso per il Centro Storico dovrebbe essere quello di tutelare innanzi tutto la popolazione residente e le attività produttive esistenti,anche le più modeste, insieme agli edifici e gli spazi pubblici che abbiano un qualche valore storico e culturale.
Il Centro Storico non dovrebbe essere l’occasione per architetti di fama o per professionisti locali di realizzare grandi e piccoli progetti di “conservazione” che sono invece pesanti operazioni immobiliari che nulla conservano e che risultano essere corresponsabili sia dell’uscita dal Centro Storico di una parte rilevante dei residenti attuali che della chiusura di un numero crescente di attività commerciali e di servizio.
Le ricostruzioni in stile ipotizzate dal Progetto di Piano per il Centro Storico ci sembrano delle vere e proprie falsificazioni che ambiscono a ricostruire una pretesa “magnificenza” del Centro Storico di cui parlano ormai da tempo alcuni nostri Amministratori comunali che si sforzano di proporre una mitologia che non rispecchia la effettiva storia urbana di Senigallia.
Alcuni interventi su edifici storici realizzati negli ultimi anni, e tra questi citiamo la pesante trasformazione in corso del grande edificio in via Pisacane, vicino alle Poste, già sede dell’ex liceo scientifico Medi dimostrano da parte dell’Amministrazione Comunale sia una scarsa sensibilità nei confronti delle tradizioni storiche e artistiche della città che una attenzione eccessiva per i programmi di alcuni operatori immobiliari. Nei confronti dei quali un partito liberale come Forza Italia non ha ovviamente alcuna preclusione.
Le previsioni dettagliate contenute nel Piano per il Centro Storico sia per palazzo Gherardi già sede del liceo classico Perticari sia per l’area di piazza Simoncelli che nel sottosuolo contiene con molta probabilità significativi reperti archeologici, in grado di fare luce sulla storia urbana di Senigallia almeno durante un lungo arco di secoli del Medio Evo, dimostrano un’incredibile insensibilità che pensavamo non potesse più essere riproposta oggi da chi amministra la cosa pubblica.
Per palazzo Gherardi Forza Italia propone sia un restauro filologico che una sua valorizzazione attraverso idonee attività culturali di qualità che potrebbero vedere l’impegno finanziario e gestionale di operatori privati nelle forme di un partenariato già previste e definite dalla nostra legislazione. In sostanza nessun aggravio per le finanze comunali e nuove occasioni di lavoro qualificato nel settore delle attività culturali.
Per piazza Simoncelli FI propone di prendere in considerazione la programmazione di una campagna di scavi per studiare una delle zone più importanti da un punto di vista archeologico di tutto il Centro Storico,la cosidetta Cittadella, evitando innanzitutto operazioni immobiliari che risulterebbero incompatibili con la storia di quest’area che per alcuni secoli ha ospitato in una sua parte il Ghetto ebraico.
Proponiamo quindi di accantonare l’ipotesi di un’approvazione in tempi brevi del Piano in quanto dalle prime riunioni della Commissione consiliare per l’Urbanistica sino allo svolgimento della prima esperienza di partecipazione, anche se piuttosto impacciata, quale il Consiglio Grande del 29 maggio sono emerse serie perplessità su numerosi punti qualificanti che richiedono a nostro parere sia un maggiore approfondimento tecnico che una maggiore articolazione del dibattito ai diversi livelli.

Giovanni Sergi
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