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comunicato stampa
Schiavoni: il Consiglio Grande, uno strumento per il dibattito
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La seduta del Consiglio Grande di alcuni giorni fa credo vada letta nei termini propositivi del confronto e del dibattito e non con il solito atteggiamento apocalittico e strumentale oramai tipico della nostra opposizione.
Infatti va ricordato come i criteri organizzativi della seduta siano stati decisi dal Presidente e dalla Conferenza dei Capigruppo e come gli stessi consiglieri comunali abbiano concordato per l’occasione, di non intervenire per fornire a tutti i richiedenti una reale possibilità di parola. Con questo spirito si è svolto il consiglio durante il quale, dopo il solito inutile tentativo del collega Roberto Paradisi di provocare reattività dai banchi della maggioranza, abbiamo ascoltato in sintesi la riproposta del piano da parte dell’architetto Pierluigi Cervellati e gli interventi che si sono succeduti e che ci hanno confermato o informato di posizioni di fatto eterogenee. Abbiamo anche ascoltato dalle categorie rappresentate, valutazioni positive sulla notevole crescita qualitativa della nostra città e come l’attuale piano progettuale si collochi per completare un’azione di riqualificazione che credo i cittadini apprezzino e condividano.Va anche ricordato che l’iter del Piano nasce dalla nostra passata Amministrazione e che ha avuto numerosi e altrettanto qualificati momenti di informazione e confronto con la città.
Per quanto ci riguarda già due anni fa alcuni di noi per l’allora gruppo DS, fornirono un contributo analitico e sufficientemente dettagliato. Una riflessione che nel merito affrontava il problema del ripristino/ricostruzione degli spazi vuoti quali piazza Simoncelli, via Armellini ed il Rione Porto ed il criterio di residenzialità del centro storico, motivo vero e necessario ad indicare l’attuabilità del piano. Ed ancona proponevamo l’effettivo recupero di tutta la cortina delle mura che ad oggi appare per lunghi tratti nascosta e l’ incentivazione e la connesione diretta e senza ostacoli del traffico pedonale e ciclabile verso le parti urbane moderne. Dunque un centro storico che non rischi di essere avulso dal restante territorio, ma che nel valorizzare il suo patrimonio, sia in grado di favorire e facilitare la comunicazione verso il resto della città in costante trasformazione. Queste solo alcune delle nostre proposte che evidentemente anticipavano degli elementi dell’attuale confronto. Confronto che, come ricordato dal Sindaco Angeloni, sarà tutto del Consiglio Comunale che deciderà nel merito.
In questi anni ed ultimamente poi, si sono completate in successione numerose ed importati opere di riqualificazione del Centro cittadino, si è approvata la Variante Arceviese ed il progetto di Complanare. E’quindi in un quadro di riferimento complessivo di miglioramento e crescita della città, che dobbiamo inserire il Piano Cervellati ed è ciò che vogliamo comunicare ai cittadini, i quali si aspettano risposte a problemi, atti amministrativi di grande respiro e progetto, ma anche gestione e decisioni nel quotidiano. Il Consiglio deve quindi continuare ad essere il luogo della rappresentazione delle esigenze e della deliberazione degli atti utili ai senigalliesi. Da parte delle minoranze alzare volutamente i toni, portare a bagarre ogni questione, evitando a volte di fornire un contributo al miglioramento delle deliberazioni, non ci aiuterà a sviluppare l’azione di politica amministrativa qualitativa che Senigallia richiede, in tutte le sue componenti sociali, economiche e culturali. La maggioranza che amministra Senigallia saprà se necessario anche da sola, dare le risposte a tali richieste ed aspettative.
Per quanto ci riguarda già due anni fa alcuni di noi per l’allora gruppo DS, fornirono un contributo analitico e sufficientemente dettagliato. Una riflessione che nel merito affrontava il problema del ripristino/ricostruzione degli spazi vuoti quali piazza Simoncelli, via Armellini ed il Rione Porto ed il criterio di residenzialità del centro storico, motivo vero e necessario ad indicare l’attuabilità del piano. Ed ancona proponevamo l’effettivo recupero di tutta la cortina delle mura che ad oggi appare per lunghi tratti nascosta e l’ incentivazione e la connesione diretta e senza ostacoli del traffico pedonale e ciclabile verso le parti urbane moderne. Dunque un centro storico che non rischi di essere avulso dal restante territorio, ma che nel valorizzare il suo patrimonio, sia in grado di favorire e facilitare la comunicazione verso il resto della città in costante trasformazione. Queste solo alcune delle nostre proposte che evidentemente anticipavano degli elementi dell’attuale confronto. Confronto che, come ricordato dal Sindaco Angeloni, sarà tutto del Consiglio Comunale che deciderà nel merito.
In questi anni ed ultimamente poi, si sono completate in successione numerose ed importati opere di riqualificazione del Centro cittadino, si è approvata la Variante Arceviese ed il progetto di Complanare. E’quindi in un quadro di riferimento complessivo di miglioramento e crescita della città, che dobbiamo inserire il Piano Cervellati ed è ciò che vogliamo comunicare ai cittadini, i quali si aspettano risposte a problemi, atti amministrativi di grande respiro e progetto, ma anche gestione e decisioni nel quotidiano. Il Consiglio deve quindi continuare ad essere il luogo della rappresentazione delle esigenze e della deliberazione degli atti utili ai senigalliesi. Da parte delle minoranze alzare volutamente i toni, portare a bagarre ogni questione, evitando a volte di fornire un contributo al miglioramento delle deliberazioni, non ci aiuterà a sviluppare l’azione di politica amministrativa qualitativa che Senigallia richiede, in tutte le sue componenti sociali, economiche e culturali. La maggioranza che amministra Senigallia saprà se necessario anche da sola, dare le risposte a tali richieste ed aspettative.

stefano schiavoni
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