comunicato stampa
Ostra Vetere: a giugno la scuola di alta formazione universitaria


Definito, precisa il sindaco, anche il piano di studi che comprenderà lezioni in aula, laboratori e lezioni esterne: le lezioni in aula si terranno, come preannunciato, a palazzo Poccianti dove è stata allestita un’aula-conferenze multimediale dotata delle necessarie tecnologie di supporto, mentre l’attività esterna si svolgerà nell’area archeologica di Ostra antica.
Quella di Ostra Vetere, chiarisce Bello, dovrebbe essere l’unica esperienza di questo tipo realizzata nelle Marche, nata e consolidatasi grazie alla sinergia innescata dalla amministrazione comunale e dall’Università bolognese, in particolare con l’impegno del professor Dall’Aglio e del professor Sandro De Maria, e con l’autorevole supporto della Soprintendenza: “I ragazzi che si iscriveranno al corso -ci dice il sindaco- frequenteranno le lezioni in loco; si tratterà di una opportunità preziosa in particolare per quegli studenti che risiedessero nella nostra zona, e che avranno quindi l’opportunità di seguire almeno uno dei corsi senza doversi spostare, mentre è chiaro che gli studenti provenienti da località lontane dovranno pernottare in sito. La scuola sarà a numero chiuso; le iscrizioni verranno gestite dai competenti sportelli dell’Università, mentre qui a Ostra Vetere si svolgerà la sola parte didattica. Nei prossimi giorni mi recherò a Ravenna, sede del Dipartimento di Archeologia, per mettere a punto gli ultimi aspetti dell’iniziativa, che credo segni un altro traguardo significativo nell’ottica della piena valorizzazione della nostra area archeologica”.
Tutto, in effetti, era partito da lì, dalle campagne di scavo condotte sul sito del municipio romano di Ostra, in località Muracce, dal Dipartimento di Archeologia dell’ateneo bolognese in sintonia con la Soprintendenza Archeologica. L’area delle “Muracce” era stata oggetto negli ultimi anni di interessanti campagne di scavo, fino ai saggi effettuati anche nel 2007. Risultati rimarchevoli erano stati conseguiti nel 2000/2001, allorquando fu posta in luce nell’area delle “terme” una pavimentazione di età repubblicana non documentata in precedenza. Altrettanto gratificanti le intense campagne del 2005, 2006 e 2007, che hanno interessato in particolare l’area del teatro contribuendo ad accertare la presenza dei resti di un porticato a nord dell’edificio scenico, dell’area riservata alla “orchestra” e di tre ordini di gradinate, mentre successive indagini si erano incentrate soprattutto sull’area di sede del tempio, del quale era stato posto in luce il poderoso podio, a una altezza di tre metri circa sopra il piano di calpestìo dell’antico foro.

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