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Sconto al cinema solo se in carrozzina, la protesta di un genitore

sindrome di down 1' di lettura Senigallia 14/04/2008 - Egregio sig. Giometti, con mio rammarico, mi sono sentito dire al botteghino del suo cinema, che i portatori di handicap anche con accompagno, debbano pagare il biglietto di Euro “5” Non le sembra di aver violato nella sua coscienza un diritto fondamentale a queste persone, che per sfortuna o per malattia,hanno grossi problemi di salute.

“Solo se accompagnati su carrozzella mi sono sentito dire”. E’ una vergogna sua personale che sicuramente dovrà accollarsi alla sua coscienza, in quanto, molto di questi ragazzi, anche se non in carrozzella, sono veramente ammalati e devono essere accompagnati da un genitore o da un tutore. Forse non è sufficiente il suo guadagno che deve speculare su persone che dalla vita hanno gia molto poco e che devono vivere con una miserabile pensione. Ha ragione,se c’è da risparmiare o guadagnare qualcosa bisogna speculare sempre sulla povera gente.

Io sono il papà di uno di questi ragazzi, mongoloide dializzato già da 13 anni, corpulento e senza nessuna speranza di trapianto perché considerato paziente a rischio, inoltre, ha una malformazione ai piedi che lo fa camminare male. C’è dell’altro, ma a lei questo non interessa, li vuole su una carrozzella. Non sono i cinque euro che si elemosinano, ma la mancata coscienza dei valori umani che per cinque euro si sono sporcati. Queste poche righe le invierò anche alle varie istituzioni che tutelano questi ragazzi e che con dignità cercano di dare loro un po’ di gioia. Spero che lei possa retrocedere da questa sua posizione, perché di questo ne informerò anche i giornali.

Distinti saluti. Gilberto Cavallari.





Questo è un articolo pubblicato il 14-04-2008 alle 01:01 sul giornale del 14 aprile 2008 - 1769 letture

In questo articolo si parla di cronaca, Gilberto Cavallari





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