Il Movimento Lento Ciclabile fa appello ai cittadini

Questa manifestazione è destinata a ripetersi, per tentare di creare una comune sensibilità ai temi della libertà di movimento, della salute e della convivialità. Il traffico nella nostra città è insostenibile, l\'aria che respiriamo è talmente inquinata da collocarci al secondo posto nella triste classifica delle città più inquinate della regione. Le strade sono invase da automobili e ciclomotori che sfrecciano a velocità pericolosa di giorno e specialmente di notte parcheggiando selvaggiamente ovunque, incuranti degli ostacoli che diventano, irrispettosi di regole, divieti, limiti, semafori. E\' evidente l\'abuso dei mezzi di trasporto privato per motivi che rispondono solo in parte a criteri di necessità, come accompagnare i figli a scuola, in palestra o al catechismo; andare alla messa o a spasso sul lungomare; andare al bar ecc. Sperimentiamo quotidianamente la difficoltà di attraversare le strade, destreggiarci tra le automobili parcheggiate sui marciapiedi o in doppia fila. Problema che viene vissuto in modo più accentuato dagli anziani, dai disabili, dalle mamme con i passeggini, dai nostri figli che non possono circolare liberamente per la città senza pericolo.
Il malcostume è così diffuso che i vigili sembrano far finta di non vedere, per non parlare dei soliti privilegiati (amministratori pubblici, polizia e carabinieri) che, come spesso accade di vedere, con un senso ancora più grande di stizza ed impotenza, dànno il peggiore esempio di inciviltà sulle strade. Molte persone sono obbligate a camminare, ad andare in bicicletta o usare i mezzi pubblici. Per loro la bicicletta non è una scelta un po\' snob, ma semplicemente un\'alternativa che determina inoltre risultati virtuosi nel senso della tutela ambientale di cui molto si parla, ma per la quale ognuno di noi si impegna poco. La risposta al problema del traffico non può essere quella di agevolarlo allargando le strade, aumentando i parcheggi, eliminando i semafori, rendendolo ancora più veloce… La strada intrapresa non ci trova sempre concordi con l\'Amministrazione Comunale, perché non riduce la congestione delle strade, dalle quali vengono banditi definitivamente i pedoni e i ciclisti, ghettizzati nelle isole pedonali o nelle piste ciclabili, quando si potrebbero ricavare per loro dei percorsi protetti all\'interno delle strade esistenti.
Per questo chiediamo ai nostri concittadini un uso moderato dei mezzi a motore (auto e motocicli), commisurato alle reali necessità, secondo le regole del buon senso e della buona educazione, prima ancora del rispetto del Codice della Strada. Di non usare l’auto “per andare a spasso” o per portare i figli a scuola (rendendogli l’aria irrespirabile), se è possibile farne a meno… E proponiamo all’Amministrazione Comunale:
1.Di rendere le strade più
sicure:
-limitando la velocità a 30-40
Km/h nelle zone abitate;
-creando dossi artificiali in
prossimità dei passaggi pedonali e sui percorsi rettilinei per
favorire l’attraversamento e scoraggiare l’accelerazione della
velocità;
-mettendo in sicurezza i marciapiedi,
da rendere invalicabili alle automobili con divieto assoluto di sosta
sugli stessi per i ciclomotori;
-l’adozione di “semafori
intelligenti”, già presenti in molte città, che
diventano rossi se i mezzi superano la velocità consentita;
-l’adozione di semafori con chiamate
pedonali a richiesta laddove l’attraversamento risulta
particolarmente pericoloso (zone ipermercati, S.S. 16, strade
provinciali a ridosso dei borghi…);
-tolleranza zero per le infrazioni.
2.Abilitare tutte le strade cittadine alla percorrenza in doppio senso di marcia per le biciclette. Con percorsi ciclabili protetti inseriti nel contesto stradale esistente.
3.Dare seguito alla delibera del 13 marzo 2002 in cui il Consiglio Comunale approvava all’unanimità un progetto di isola pedonale, chiusa al traffico, al parcheggio e alla fermata dei mezzi privati, davanti ad ogni scuola della città nelle ore di entrata e di uscita degli studenti, per un lasso di tempo di almeno quindici minuti prima e dopo l’inizio e la fine delle lezioni, organizzando percorsi alternativi per il flusso veicolare e i necessari spazi per la sosta e la fermata delle autovetture private.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-03-2008 alle 01:01 sul giornale del 20 marzo 2008 - 3231 letture
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