comunicato stampa
Il Musinf acquisterà 139 fotografie di Vincenzo Bianchi


Vincenzo Bianchi ha visionato la catalogazione realizzata dai collaboratori volontari del Musinf delle 139 fotografie surrealiste, che erano state scattate da Bianchi all\'inizio degli anni Ottanta, Di queste foto nei mesi prossimi, l\'artista realizzerà la stampa di una serie, in formato 30x40, in un laboratorio che si terrà presso il museo comunale d\'arte moderna senigalliese. La serie completa delle fotografie rimarranno poi conservate presso l\'archivio del Museo. Nell\'occasione della visita il direttore del Musinf, Carlo Emanuele Bugatti ed i collaboratori del museo comunale senigalliese, Italo Pelinga, Alfonso Napolitano e Glauco Gianfranceschi hanno manifestato a Vincenzo Bianchi le felicitazioni per la sua recente nomina a presidente della Fondazione Costantin Brancusi.
Congratulazioni sono state espresse a Vincenzo Bianchi anche per la recentissima candidatura al Premio Nobel per la Pace. Si tratta di una candidatura che il valente scultore italiano, che ha anche diretto l\'Accademia di Belle Arti di Macerata, ha avuto da parte della Fondazione rumena \"Mihai Eminescu\", alla quale appartengono due premi Nobel per la letteratura. La candidatura dello scultore italiano, già autorevole per l\'ente che l\'ha proposta, ha avuto l\'appoggio di un comitato internazionale a cui hanno aderito anche i sindaci di Hiroshima e Nagasaki. Autore delle monumentali porte della pace di Recanati, Vincenzo Bianchi ha fatto parte, con Mastroianni, Tamburi, Treccani del nucleo di grandi artisti che fondarono il Museo comunale d\'arte moderna di Senigallia.
Il museo senigalliese conserva una settantina di opere di Vincenzo Bianchi, tra cui anche una copia dell\'artistico libro che era stato donato a Pertini dall\'allora sindaco Orciari, in occasione dell\'ormai storica visita presidenziale a Senigallia. Il maestro Bianchi ha ricordato ai collaboratori del Musinf di aver realizzato presso il Museo di Senigallia anche la stesura finale del testo degli scritti, ispirati alle giornate trascorse a Monte Nebo, in Giordania, con il Papa Giovanni Paolo II, in occasione dell\'inaurazione da parte del Pontefice della grande scultura di Bianchi intitolata \"Il libro delle genti\".

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