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Palazzo Gherardi, la parola alla città

Palazzo Gherardi 3' di lettura Senigallia 09/03/2008 - Palazzo Gherardi deve essere un punto culturale della città. Senigallia non riesce a vedere lo storico palazzo trasformato in appartamenti di extralusso, il suo destino dovrà essere culturale.


I primi a opporsi alla decisione di trasformare Palazzo Gherardi in appartamenti sono i presidi degli istituti scolastici. “Palazzo Gherardi è e deve restare un contenitore culturale della città -spiega Paolo Franceschini, preside del Liceo Classico Perticari-. Anche perché si presta benissimo ad assolvere questa funzione. Per come è posizionato e per la sua struttura Palazzo Gherardi è un vero e proprio biglietto da visita della città. Non possono farci degli appartamenti. La nostra documentazione che avevamo in quel edificio è stata tolta ma quel che rimane è un patrimonio culturale della città che va preservato.” “Sono da sempre contro alle alienazioni dei beni culturali -sottolinea il dirigente scolastico del Istituto Tecnico Corinaldesi Paolo Lanari-. Non mi sento di entrare nel merito di Palazzo Gherardi perché sarà la comunità a decidere a riguardo. Quello che penso è che ogni amministrazione comunale ha da sempre una richiesta di spazi che non riesce soddisfare, vendere un palazzo del genere non ve bene.” Pacato ma convito il commento di Lucio Mancini, preside del liceo Scientifico Medi. “Come struttura scolastica non risponde più alle esigenze della didattica, sicuramente nel corso del tempo Palazzo Gherardi ha assunto un importanza notevole per la città. Una funzione che è cambiata a secondo dei contesti storici. Secondo me il palazzo deve avere come funzione principale quella di risolvere i bisogni della collettività.”


Chi per anni si è trovato a far i conti con la scottante questione del Gherardi è senza dubbio Giuliano Bonvini, ex dirigente scolastico del liceo classico Perticari. “Come da anni spiego Palazzo Gherardi non ha la struttura per essere una scuola e infatti il classico finalmente ha una sua sede. In secondo luogo una delle priorità che si devono tener conto quando si parla di Palazzo Gherardi è la sua vocazione culturale. È e deve rimanere un contenitore culturale della nostra città. Una funzione che quel palazzo, quelle stanze, quelle mura assolvo da oramai tanto tempo.”


Molto propositivo il commento del conte Giovanni Martines Augusti, docente dell\'università la Sapienza e direttore del centro studi Antonelliani. “Senigallia ha una grave carenza, non ha un corso universitario. La mia idea è quella di fare di Palazzo Gherardi una sede universitaria, o comunque mantenere la sua vocazione culturale utilizzandolo come un luogo dove si fa cultura. Di che cultura sto parlando? Ma di quella cultura di comunicazione balneare che da secoli caratterizza la città.” “Io avendo fatto il liceo Classico quel palazzo l\'ho vissuto in prima persona. Palazzo Gherardi non può essere venduto -spiega invece il professor Ettore Baldetti, ex assessore alla cultura-. Dobbiamo intendere quella struttura come un tutt\'uno con i portici Ercolani e con quel particolare complesso storico. Va recuperato secondo la sua natura. Le scelte che si faranno ora caratterizzeranno quel edificio per molto tempo






Questo è un articolo pubblicato il 09-03-2008 alle 01:01 sul giornale del 10 marzo 2008 - 3596 letture

In questo articolo si parla di attualità, perticari, riccardo silvi, palazzo gherardi





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