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Senigallia: imprenditori in crisi per i rincari

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Le 2.200 imprese artigiane del Senigalliese devono fare i conti con i rincari delle materie prime e dell’energia.

da Confartigianato Senigallia


Per i piccoli imprenditori il 2007 è stato caratterizzato dal segno negativo per quanto riguarda i livelli della produzione e della domanda ( -1,1% rispetto al 2006) e del fatturato ( - 0,7% rispetto al 2006). A frenare la corsa delle aziende, dichiara il segretario della Confartigianato di Senigallia Giacomo Cicconi Massi, sono stati soprattutto gli aumenti delle materie prime che, si ripercuotono sui piccoli imprenditori con aumenti del 7,8% dei prezzi dei fornitori. E, per la prima metà del 2008, le imprese si aspettano ulteriori incrementi nell’ordine del 6,4%.

La tensione sui prezzi delle materie prime è denunciata dal 71,1% delle aziende di produzione. Le maggiori difficoltà si registrano nei settori dell’alimentare, dell'artigianato artistico, del legno-arredo, della meccanica e della moda. Pesanti, ricorda ancora il segretario della Confartigianato di Senigallia, anche i rincari subiti lo scorso anno sul fronte dell’energia (elettricità, gas e carburanti): + 10,1%, con punte del 22,1% per quanto riguarda i carburanti. Questi fenomeni si riflettono sull’andamento di molti settori del manifatturiero che, secondo l’Osservatorio di Confartigianato, tra il 2006 e il 2007 ha fatto registrare un calo dello 0,9% della produzione e del fatturato e una diminuzione dello 0,7% degli ordini.

Le attività di servizio alle persone hanno sofferto il calo generalizzato dei consumi. Spiccano invece i buoni risultati ottenuti dal macrosettore dei servizi alle imprese La classifica dei settori ‘in ascesa’ vede poi un gruppo di ‘inseguitori’ che presentano sviluppi contrapposti: il comparto dei trasporti ha registrato buoni risultati di breve periodo, ma meno eclatanti su base annua; comunicazione ed artistico, al contrario, sono rimasti pressoché immobili a livello congiunturale, ma hanno registrato buoni sviluppi su base annua. A metà classifica l’Osservatorio di Confartigianato mette le imprese del settore alimentare e dei servizi che hanno fatto registrare andamenti statici rispetto al 2006 e mostrano prospettive poco esaltanti per quest’anno.

La crisi ‘morde’, invece, un gruppo di settori che comprende: le attività di servizio alla persona legate al benessere (estetica, acconciatura, ecc.), le imprese dei settori legno e arredo, della moda, dell’edilizia e degli impianti. Ma se benessere e moda prevedono miglioramenti per il primo semestre 2008, edilizia e impianti mostrano in pieno le forti difficoltà del sistema delle costruzioni nel suo complesso, con previsioni di ulteriori ridimensionamenti. L’edilizia, insomma, sembra avere ormai imboccato, dopo anni di crescita, un sentiero di flessione.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 26 febbraio 2008 - 1417 letture

In questo articolo si parla di confartigianato, economia, senigallia





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