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Musinf: un portfolio fotografico sulla body art di Cesarini

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
II Musinf ha annunciato l’edizione di un portfolio fotografico destinato a valorizzare un tema, quello della body art, forse poco conosciuto dal pubblico, ma importante per delineare il quadro della fotografia senigalliese di fine Novecento.

da Musinf


Un tema che il Musinf continuerà ad approfondire, con mostre e pubblicazioni, nel corso del 2008, con particolare attenzione alla vasta esperienza di Cesarini, autore attento al fascino della body art e delle cosiddette arti performatiche. Settori in cui la fotografia svolge un ruolo primario, costituendo sia la documentazione sia la premessa di una riflessione critica, da parte dell’ artista, su un’azione espressiva della dimensione interiore. Un’azione per cui il privato, reso esterno e conoscibile, persino fotografabile, diviene pubblico, travolgendo le linee di demarcazione esistenti, convenzionalmente, tra questi due piani.

Annunciando l’edizione del portfolio dedicato a Cesarini dal Musinf, il direttore del Museo comunale d’arte moderna sostiene che “il senigalliese Maurizio Cesarini, il quale oggi insegna all’Accademia di belle arti di Perugia, è un artista che ha interpretato la body art in maniera personalissima, con un’ottica da “tonsure” duchampiana, mantenendosi in uno spazio estetico, situato tra sperimentalismo radicale e ironia, tra predisposizione antologica e didattica stilistica”.

Per il prof. Bugatti, Cesarini, rispetto ad altri protagonisti della body-art, appare interessato più all’acquisto che alla perdita di identità, più alla sostanza poetica ed estetica dell’esperienza che allo shock della sofferenza. Una sofferenza fisica, che emerge, come dato caratterizzante, per esempio, in altri esponenti di rilievo della body art come Gina Pane.

Cosa è la body art? “E’ una corrente estetica, comprendente espressioni artistiche esibite sul corpo” spiega il direttore del Musinf, aggiungendo però che “lo spettro espressivo e tecnico delle performances artistiche, basate sull’uso del corpo, dal futurismo agli anni Sessanta, è stato vastissimo, con una continuità di visibilissimi straripamenti temporali, manifestati dagli artisti legati a Fluxus, sino all’odierna invasione di piercing e tatuaggi sui corpi dei tanti giovani di oggi. Si tratta di giovani che intendono usare il loro corpo come strumento di comunicazione dell’individuale personalità”.

Per far capire il rilievo storico del lavoro fotografico di Cesarini, il prof. Bugatti, nella presentazione al portfolio edito dal Musinf, spiega che esiste un rapporto storico tra la testimonianza di Cesarini e quella di altri importanti artisti marchigiani del Novecento. Come De Dominicis, che con la sua sconvolgente performance alla Biennale di Venezia aveva posto corpo e comportamento al centro della creatività e come Enzo Cucchi, il cui libro d’esordio, intitolato "Il Corpo è l’ estensione della mente" era articolato su una suite di foto, nelle quali il corpo nudo dell’artista sondava l’ambiente, cercando di trarne messaggi, premonizioni, avvertimenti. Questa rivendicazione di ruolo dell’artista, effettuata attraverso l’esibizione del corpo, aveva reso evidente la correlazione estetica delle foto di Cucchi con l’iconografia fotografica del nudismo degli esordi dannunziani.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 21 febbraio 2008 - 1957 letture

In questo articolo si parla di arte, musinf





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