x

SEI IN > VIVERE SENIGALLIA >


Alla Fenice arriva il tango di Piazzolla

3' di lettura
2500
EV

In anteprima nazionale il 1° febbraio 2008, per la Stagione unica di prosa, danza e musica 2007-08, il Teatro La Fenice ospita la tango operita di Astor Piazzolla: “Maria de Buenos Aires” (forma semi-scenica). Regia di Laura Escalada Piazzolla.

dal Comune di Senigallia
www.comune.senigallia.an.it
Raramente proposta al pubblico italiano tanto più nella forma originale, si può dire che la tango operita “Maria de Buenos Aires” sta a Piazzolla, come “Porgy and Bess” sta a Gershwin. Il popolare compositore argentino riuscì infatti a utilizzare gli elementi della musica popolare da ballo e il suo “nuevo tango” per reinventare il teatro d’opera. Scritta per un’orchestra non comune, formata da quintetto d’archi, flauto, pianoforte, chitarra, bandoneon, batteria, marimba e vibrafono, “Maria de Buenos Aires” arriverà in anteprima nazionale al Teatro La Fenice di Senigallia (Marche – AN) per la Stagione unica di prosa, danza e musica 2007-08, il 1° febbraio 2008, nella forma semi-scenica originale.

Inizio alle 21. Sul palco sono presenti tutti i musicisti assieme alle voci soliste e al coro. La regia e i costumi di questa produzione della Fundacion Astor Piazzolla e Studiomusica, sono di Laura Escalada Piazzolla, vedova del compositore che sposò nel 1976. Ispirata e dedicata alla cantante italiana Milva, “Maria de Buenos Aires” fu rappresentata per la prima volta nel 1968 al Planet Theatre di Buenos Aires. Il libretto scritto da Horacio Ferrer presenta due personaggi principali ‘cantanti’, Maria (e, dopo la sua morte, l'Ombra di Maria) e un payador (cioè un cantante dell'omonimo genere poetico), cui si affianca un folletto (il Duende) che fa da voce narrante. La scena è poi popolata da vari membri del sobborgo di Buenos Aires, da marionette sotto il controllo del folletto e alcuni psicanalisti. “Maria de Buenos Aires” è una grande allucinata visionaria metafora della storia della città di Buenos Aires fondata nel 1536 e . La figura di Maria è dunque il simbolo della città di Buenos Aires che, dopo l’antica fondazione rimane disabitata: metaforicamente si trasforma in ombra e attraversa un lungo periodo di patimento, abbandono e dolore. Alla sua morte Maria dà alla luce una nuova Maria, una bambina adulta, generata dalla sua ombra, sullo sfondo di un’intricata trama legata ad antiche e oscure evocazioni. Le note del bandoneon danno voce, nel corso dell’operita, allo straziante passato di Maria e alla sua speranza di trasformarsi, chissà quando, in una nuova Maria.

In scena: Patricia Barone è Maria; Sebastián Holz è il Cantor; Juan Vitali è El Duende. I musicisti diretti da Julián Vat, fanno parte del Quinteto Fundacion Astor Piazzolla (Nicolás Guershberg piano, Sergio Rivas contrabasso, Pablo Mainetti bandoneón, Germán Martinez chitarra, Sebastían Prusak violino) e Ensemble Fundacion Astor Piazzolla (Pablo La Porta batteria/percussioni, Fabián Keoroglanian vifrafono/xilofono, Diego Tejedor violino, Néstor Tedesco violoncello, Gabriel Falconi viola, Julián Vat flauto e direzione). Il Coro è composto da Ariel Morea, Salvador Andrés Suriano, Filomena Andrea Karina, Pablo Enrique Oliver, Cristina Caprarulo, Morgana Marchesi. Maestro del coro, Cristina Casal. Direzione artistica generale, Laura Escalada Piazzolla. La stagione di prosa, danza e musica 2007-2008 di Senigallia è realizzata dal Comune di Senigallia (Assessorato alla Cultura), in collaborazione con Amat, Ente Concerti di Pesaro (cartellone musicale a cura del Maestro Federico Mondelci) e For.Ma (servizi). Info 071.7930842 – 393.9567505 o fenicesenigallia.it