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Paradisi: la Asl secreta gli atti pubblici del concorso di chirurgia

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Roberto Paradisi: "Decisione gravissima e illegittima del direttore Bevilacqua".

da Roberto Paradisi
Consigliere comunale Liberi per Senigallia
Presidente Circolo della Libertà di Senigallia


La Asl 4 di Senigallia ha deciso illegittimamente di secretare gli atti del concorso per il primario di chirurgia generale. E’ un atto gravissimo, uno schiaffo alla città, un colpo durissimo alla trasparenza della pubblica amministrazione che getta ombre inquietanti, a questo punto, sulla correttezza del procedimento. Il direttore Maurizio Bevilacqua e il responsabile del procedimento Bruno Valentini, con una lettera dai toni surreali, mi hanno negato l’accesso agli atti pubblici (sic!) relativi al concorso. Allo stesso modo li hanno negati anche a Gianluigi Mazzufferi che li aveva chiesti in qualità di giornalista-pubblicista per renderli pubblici in una testata on-line. Incredibili e illegittime le motivazioni della Asl per il diniego.

In riferimento alla mia richiesta, la Asl ha affermato che la mia qualità di consigliere comunale non assume rilievo giuridico in relazione agli atti formati dall’azienda sanitaria, confondendo il decreto legislativo 267 del 2000 (che, all’art. 43, prevede il diritto di accesso speciale per il consigliere comunale agli atti dell’ente civico) con la legge 241 del 1990. Come cittadino rappresentante delle istanze della comunità locale, avevo infatti chiesto l’invio degli atti in base alla legge 241 del 1990 che, all’art. 22, prevede il diritto di accesso per quei soggetti portatori di “interessi pubblici o diffusi” (è il caso di un consigliere comunale) di prendere visione degli atti di ogni pubblica amministrazione! Un diritto tutelato in nome dell’imparzialità e della trasparenza della pubblica amministrazione. Principi calpestati dalla direzione della Asl 4 (per nascondere cosa?). Allo stesso modo è evidente la violazione di legge in relazione al diniego opposto a Gianluigi Mazzufferi. Ignorano i vertici della nostra Asl che ci sono fior di pronunce di Tar e Consiglio di Stato (tra tutte la 570 del 1996 della quarta sezione del Consiglio di Stato) che affermano anche il diritto dei giornalisti di accedere agli atti della pubblica amministrazione per finalità di informazione. Grottesco poi il permesso di Bevilacqua di consentire la sola visione del bando di concorso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Ringrazio per la nobile concessione.

A questo punto però nasce la necessità di vederci chiaro. Il direttore Bevilacqua ha voluto sfidare la città e la comunità locale della quale, è bene ricordarlo, è un dipendente. Ad atti di prepotenza, lo sappiano i vertici di questa Asl, si risponde con atti di legalità. Una cosa è certa: la città, a questo punto, vuole capire cosa è successo in quel concorso.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 22 gennaio 2008 - 3061 letture

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