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Porcelli: posticipiamo le elezioni del PD

4' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Franco Porcelli, con una lettera aperta ai dirigenti del PD si candida alla guida del partito nella circoscrizione centro e chiede uno slittamento della data annunciata per le elezioni per dare più spazio al confronto dialettico.

da Franco Porcelli
Partito Democratico


Cari dirigenti e promotori del PD,
a nessuno di noi che ci siamo impegnati da subito per costruire in periferia il PD è sfuggito che la forza e la presa del nostro Partito, per gli stessi caratteri fondativi che lo distinguono, dipendono molto dalla capacità di assumere su di sé le domande e le ansie profonde delle nostre genti per poi risolverle dentro orizzonti programmatici fortemente condivisi ed il più risolutivi possibile.

Sono impegni severi ma certamente alla nostra portata purché si rispettino alcune condizioni essenziali: ad esempio è di tutta evidenza la correlazione che corre tra gli orizzonti prima indicati e la vivacità/densità intellettuale del confronto dialettico che deve pulsare costantemente dentro il PD, fino a raggiungere la “chiamata alla condivisione” di quella parte di cittadinanza che ha voglia di prender parte alla costruzione giornaliera del nostro progetto riformista. Così diviene tangibile l’affermazione che il PD è il partito nuovo, la “fabbrica” capace di costruire dal basso, nella trasparenza e secondo direttrici di competenza e qualità, tutta la sua classe dirigente e le sue scelte di maggior spessore.

Ne viene, di conseguenza, che per arrivare alla definizione del nostro gruppo dirigente cittadino e/o di circoscrizione elettorale prima è necessario mettere in campo un’approfondita interrogazione sul senso secondo cui leggere le nuove e antiche solidarietà che incalzano ed alle quali dobbiamo corrispondere sia sul fronte del territorio più prossimo sia sul piano generale. È alla luce di quelle letture di senso che è congruente la nascita di una pluralità di proposte, di opzioni e di candidature su cui imbastire la scelta del gruppo dirigente, mettendo finalmente da parte i soliti bilancini ed equilibri che nulla aggiungono e magari frenano soltanto.

Dentro questa robusta dialettica di contenuti e così connotata, dico apertamente che mi piacerebbe spendermi personalmente con una candidatura a tutto tondo, ritenendo (forse impropriamente, ma questo lasciamolo decidere agli elettori!) di poter aggiungere qualcosa di costruttivo a proposito del senso da attribuire a quelle solidarietà che prima prospettavo.
Tra l’altro, quelle letture di senso costituiscono per larga parte lo spartiacque che distingue nelle cose concrete di tutti i giorni l’indirizzo riformista da quello che preferisce “conservare” per evitare le incognite non sempre tranquille di una rotta ancora piuttosto inconsueta ma ormai indifferibile (col risultato, in più, di rendere concretamente avvertibile anche l’identità fondante delle destre, ben lontana dalla nostra).

Di qui la richiesta e l’auspicio che la pubblicizzazione dei regolamenti attuativi da voi predisposti per l’elezione degli organi periferici, cittadini e/o di circoscrizione elettorale del PD, divenga un’occasione forte di partecipazione e di coinvolgimento, per avvalorare che la pratica virtuosa della scelta dentro un ricco ventaglio di candidati espressione di sensibilità culturali e programmatiche distinte è il metodo e la sostanza del nostro Partito.
Con la congiunta premura di rendere il più largo possibile l’accesso al voto che, quindi, auspico esteso oltre ai partecipanti alle primarie della volta scorsa anche a tutti i cittadini elettori che, benvenuti, in questi ultimi mesi hanno maturato la scelta di impegnarsi nel PD. Magari prevedendo al riguardo un percorso scandito in due fasi: prima la definizione in tempi stabiliti del corpo elettorale e successivamente, almeno quindici giorni dopo, la consultazione vera e propria. Per cui, per la sommatoria delle considerazioni fin qui espresse mi sembra partecipativamente poco agibile la data del 2 febbraio prossimo, comunicata dal TG 3 delle 14 del19 gennaio per la consultazione elettorale che potrebbe scorrere più opportunamente a fine febbraio lasciando invece a quella data il termine conclusivo della prima fase cui prima accennavo. Sulla scorta del vecchio adagio “chi va piano va sano e va lontano” sarebbe uno slittamento molto marginale che nulla toglie anzi, forse col risultato positivo di un leggero dimagrimento del peso degli apparati a tutto vantaggio di una partecipazione civica maggiore e meglio motivata.

Ringraziando per l’attenzione ed in attesa di un vostro cortese riscontro, porgo i miei più cordiali auguri di buon lavoro.

PS: Quando per quel che mi riguarda alludo ad una candidatura a tutto tondo, mi riferisco alla candidatura a coordinatore del Circolo di Senigallia Centro Storico. Se così sarà davvero, sarà mia cura formalizzare la candidatura e cercare il consenso dei cittadini sottoscrittori.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 21 gennaio 2008 - 2416 letture

In questo articolo si parla di politica, franco porcelli, partito democratico

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