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La Confartigianato lancia l’emergenza manodopera

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Nell’artigianato le opportunità di lavoro non mancano, ma la metà di questi potenziali dipendenti, risultano introvabili. A lanciare l’emergenza manodopera nelle piccole imprese è la Confartigianato di Senigallia.

da Confartigianato Senigallia


L’Ufficio studi della Confederazione ha infatti stilato una classifica delle figure professionali di cui gli imprenditori lamentano le maggiori difficoltà di reperimento.

Ai primi posti per il numero più elevato di professionalità richieste e non disponibili vi sono parrucchieri ed estetisti: seguono a breve distanza gli idraulici. Ma i più difficili da reperire sono gli addetti alla robotica. Stessa sorte per i falegnami. Gravi problemi per realizzare oltre la metà delle assunzioni previste dalle imprese anche per quanto riguarda i carpentieri, meccanici e autoriparatori ,sarti, modellisti e cappellai, fornai e pastai.

Un fabbisogno occupazionale, quello dell’artigianato, sottolinea Giacomo Cicconi Massi responsabile sindacale della Confartigianato di Senigallia, che gli imprenditori si impegnano a soddisfare curando molto gli aspetti della formazione: infatti, dedicano molte ore ad insegnare il mestiere ai nuovi dipendenti. In particolare, l’apprendistato rappresenta un fondamentale contratto a contenuto formativo e uno dei canali privilegiati per l’assunzione a tempo indeterminato. Secondo un’indagine condotta da Confartigianato su un campione di imprese con meno di 20 addetti, artigiane e non, il 70,1% degli apprendisti attualmente in azienda verrà assunto.

Un dato confermato anche da quanto avvenuto in passato: concluso il periodo di formazione, il 71,4% degli imprenditori ha proposto agli apprendisti di continuare a lavorare in azienda e nel 54,5% dei casi l’apprendista ha accettato. Inoltre, nelle piccole imprese viene utilizzato in modo intensivo il contratto a tempo indeterminato. Per quanto riguarda il lavoro a termine (che somma i contratti di collaborazione continuativa, i prestatori d’opera occasionale e i dipendenti a tempo determinato), Confartigianato fa rilevare che il totale dell'economia presenta una quota di lavoratori a termine sul totale degli occupati pari al 12,2%. Questa percentuale nelle piccole imprese con meno di 20 addetti scende di oltre quattro punti, con un valore pari al 7,7%.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 16 gennaio 2008 - 2341 letture

In questo articolo si parla di lavoro, confartigianato

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