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Arcevia: l'opposizione accusa bilanci fallimentari
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E’ tempo di bilanci e quello dell’Amministrazione Comunale di Arcevia per l’anno 2007, relativamente alle opere pubbliche, è a dir poco fallimentare. |
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da Anna Terenzi
consigliere comunale minoranza
Nonostante gli articoli e le interviste del sindaco Purgatori e dell’assessore ai lavori pubblici Bomprezzi, rilasciate alla fine del 2006, annunciassero trionfalmente l’avvio di importanti lavori che avrebbero dato soluzione ai problemi cronici del Comune, nulla è stato fatto di quanto promesso. Le mura storiche del Capoluogo, sono rimaste nel loro stato di fatiscenza e di degrado, con puntellamenti e transennamenti che, non solo creano disagio e ostacolo alla viabilità, ma danno un deprimente senso del declino e dell’abbandono in cui versa Arcevia.consigliere comunale minoranza
La pavimentazione di Corso Mazzini, presentata a suo tempo come esempio positivo di esecuzione dei lavori e scelta dei materiali per la valorizzazione e la cura dell’arredo urbano, si è dissestata in più punti appena qualche mese dopo la fine dei lavori stessi e continua a deteriorarsi senza che venga preso alcun provvedimento in merito. La perizia commissionata dall’Amministrazione non ha prodotto alcuna certezza, ipotizzando un danno “causato da fattori climatici, in particolare dal calore estivo”. In realtà la pavimentazione aveva iniziato a dissestarsi in primavera e continua tuttora, anche in inverno!
In sostanza, l’Amministrazione non ha manifestato con provvedimenti adeguati, come avrebbe dovuto, la determinata volontà di conoscere le cause e soprattutto le responsabilità del caso, affinché chi ha sbagliato paghi e le conseguenze non ricadano sempre e comunque sui cittadini!! E ci sarebbe molto altro da aggiungere sul precario stato di conservazione e manutenzione di alcune frazioni, degli edifici scolastici, dell’illuminazione pubblica, dei parcheggi…
Di fronte a tanto disastro, però, l’Amministrazione spenderà 220.000 Euro per realizzare un percorso pedonale, lungo Viale Martiri della Resistenza , che è senz’altro meno necessario dei parcheggi, e altri 395.000 Euro, per riparare 10 metri di mura di cinta (solo parzialmente crollate) del giardino G. Leopardi, con l’assurdo intento di ricavare 7 posti macchina, quando, come da me denunciato più volte, ne basterebbero un terzo! Infine, continua a manifestare la volontà di realizzare “faraonicamente” in località San Ginesio un palazzetto dello sport, del costo non inferiore a 1,5 milioni di Euro, francamente sproporzionato per l’utilizzo che ne verrà fatto. Tutto questo mentre la popolazione residente, in particolare quella costituita da giovani, continua a diminuire, facendo cosi venir meno le condizioni per cui determinate infrastrutture potrebbero avere una giustificazione.

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