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A proposito di separazione coniugale

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Il Centro Tangram interviene in merito all'articolo Figli di genitori separati: scarsa tutela per i minori

da Dr.ssa Stefania Corinaldesi
Dr.ssa Maria Cristina Cremonini

mediatrici familiari del Centro Tangram-Senigallia


La separazione coniugale è un processo molto complesso, di sofferenza, di solitudine, di perdita, di lutto che se non viene vissuto consapevolmente rischia di essere pericoloso oltre che per i figli anche per gli ex coniugi. Le situazioni maggiormente rischiose per i figli sono quelle nelle quali gli adulti presentano un alto livello di escalation di conflitto. La separazione non è di per sé distruttiva, seppur profondamente dolorosa per tutte le persone coinvolte, ma occorre che venga affrontata come “evento” possibile nella vita familiare.

La famiglia è un sistema complesso di relazioni nelle quali il conflitto è nell’ordine delle cose, ma può diventare distruttivo nel momento in cui viene usato per “distruggere l’altro”. Questa logica di annientamento si espande nelle situazioni di separazione e divorzio in cui i due ex coniugi si pongono in una condizione di escalation conflittuale che li rende ciechi rispetto al loro ruolo genitoriale. Le coppie a volte vengono travolte dalla lotta per la vittoria l’uno sull’altro, non accorgendosi che le prime vittime di questa situazione sono i figli “utilizzati” quali strumenti di “guerra” da entrambi i genitori.

Un contesto di tal genere può diventare ad alto rischio di disagio psicologico per i figli coinvolti in quanto i genitori potrebbero non riuscire a porre chiari confini tra l’essere adulti attenti alle esigenze evolutive del bambino e essere adulti belligeranti. Ponendo l’accento sul processo relazionale e sul contesto in cui si sta giocando il conflitto tra i due ex partners, si può favorire una graduale trasformazione della relazione che porti ad una evoluzione positiva del conflitto da cui possa scaturire la separazione dei due sistemi diversi: coppia coniugale e coppia genitoriale.

Rinarrando la loro storia, gli ex coniugi possono ritrovare la reciproca alleanza e tutto quello che di positivo esisteva nel loro passato, riscoprendo così la possibilità di continuare la loro relazione, vivendosi come coppia genitoriale proiettata nel futuro e muoversi diversamente nella loro relazione con i figli. Se a volte il conflitto rende non più possibile prescindere dall’intervento del giudice, (al quale si chiede la risoluzione giuridica del conflitto attraverso la “imposizione” di accordi), è lampante come la delega comporti la necessità di accettare decisioni che possono risultare non soddisfacenti.

Attraverso la scelta della mediazione ciascuna “costellazione familiare”, in collaborazione con gli avvocati, potrà impegnarsi nella ricerca di una sufficiente chiarezza e condivisione dei reciproci rapporti. Ci potrà essere, nelle persone coinvolte nel conflitto, una maggior possibilità di scelta salvaguardando i bambini nel loro diritto di avere entrambi i genitori e tutta la rete familiare in cui fino a quel momento sono cresciuti.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 10 gennaio 2008 - 2424 letture

In questo articolo si parla di psicologia, centro tangram

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