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Senigallia rivive l'emozione dei Giochi senza frontiere

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Grazie a due programmi Rai nei giorni scorsi Senigallia ha rivissuto la fantastica epopea dei Giochi Senza Frontiere che nel 1973 fecero tappa sulla spiaggia di Velluto.
Un evento che ha portato entusiasmo ed un notevole rientro turistico a Senigallia.

di Giulia Mancinelli
penelope@viveresenigallia.it


Nei giorni scorsi la Rai e Rai Educational ha dedicato un ampio servizio di “La storia siamo noi” di Giovanni Minoli al revival della trasmissione che per qualche decennio ha avvicinato i paesi europei tramite gare e competizioni in onda in eurovisione.
E Senigallia fu tra le città italiane che ebbe il “privilegio” di ospitare proprio una tappa dei Giochi senza Frontiere del 1973.
Qualche anno dopo invece, nel 1981, la spiaggia di velluto fu ancora sotto i riflettori dei giochi ma stavolta ospite in trasferta in Inghilterra.

Ma l'emozione più grande fu proprio quella del 1973. Quando ancora la televisione trasmetteva solo due canali, rai 1 e rai 2 e quando tutti gli italiani conobbero e videro Senigallia.
Per l'occasione fu anche scelto il gabbiano come simbolo che identificava la squadra della spiaggia di velluto ai giochi per l'Italia.
A realizzare il logo, divenuto poi simbolo del turismo senigalliese e anche della squadra del tennistavolo fu il senigalliese Franco Fileri.
Il gabbiano nei giorni dei giochi senza frontiere campeggiava anche su tutta la parete dell'Hotel Milano, uno degli storici alberghi allora situato proprio di fronte alla Rotonda a mare.

La stessa Rotonda fu, ovviamente la protagonista di giochi. Nel tratto di mare antistante l'edificio e sulla spiaggia infatti si svolsero i giochi cui presero parte anche alcuni “atleti” senigalliesi. Tra questi c'erano anche Brunello Raffone, insegnante di educazione fisica, che si cimentò nell'abbattimento di una palma gigantesca allestita sulla spiaggia, e poi il collega Lorenzo Piccinini e anche Bruno Lanari che vinse la manche delle gare sul pattino.

Nell'edizione del 1973 Senigallia vinse la tappa “casalinga” e proseguì il percorso verso le finali anche se non arrivò al traguardo.
Fu un'emozione indescrivibile - ricorda Enzo Pettinelli, che fu tra gli organizzatori della partecipazione di Senigallia ai Giochi Senza Barriere ed oggi responsabile del Tennistavolo Senigallia - allora in televisione c'erano solo due canali e vedere Senigallia su uno di questi due fu qualcosa di clamoroso, tanto più che la trasmissione era in eurovisione. Fu per tutta la città una pubblicità incredibile. Mi ricordo che nei bar, in piazza e anche nei luoghi di lavoro non parlava d'altro”.

Una eco per la spiaggia di velluto che durò per molto tempo. “Tre anni dopo la nostra squadra di tennistavolo fu invitata a Malta dalla federazione locale - aggiunge Pettinelli - e noi andammo portando le magliette con il simbolo del gabbiano. In quel momento tutti si ricordarono immediatamente di Senigallia e dei Giochi senza barriere che ci furono. Questo a testimonianza del grande successo che ebbero. È bello ricordare oggi quell'evento”.


La squadra del 1973


Enzo Pettinelli oggi

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 05 gennaio 2008 - 6298 letture

In questo articolo si parla di giulia mancinelli, sport

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