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chester: smascherata una truffa ai danni di aspiranti modelle e modelli

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
La settimana scorsa, presso il Ramada Hotel di Chester, si sono radunate migliaia di persone desiderose di sfondare nel mondo della moda. I provini erano indetti dalla Model Managment Uk, una compagnia di recrutamento che già da anni operava, anche con nomi differenti, in tutto il Regno Unito.

di Isabella Agostinelli
www.isaago.splinder.com


Fin qui tutto nella norma, se non per il fatto che la compagnia chiedeva agli aspiranti una tassa d’iscrizione di 189 sterline senza preoccuparsi in seguito di trovare il lavoro alle persone che aveva scritturato. Aveva così creato una truffa che ormai da anni si consumava ai danni di tante persone che, nel tentativo di sfondare nel mondo della moda, o semplicemente di guadagnare qualche soldo in più, si affidava alle cure della Model Management UK.

Questo è anche ciò che è accaduto a Andy Smith, il freelancer che ha smascherato la frode e che ha messo a nudo tutta la vicenda. Infatti, alcuni anni fa, anche la compagna di Andy aveva partecipato a un casting di questa agenzia e, anche in quella occasione, erano stati chiesti dei soldi senza che poi la ragazza fosse stata ricontattata. Inoltre, il numero di telefono indicato dall’agenzia e il suo sito internet,più volte chiamate dalla donna, erano disattivati. Andy si è messo quindi a fare delle ricerche e, quando ha scoperto che l’agenzia che aveva indetto il casting a Chester era la stessa, seppur con un nome diverso, di quella che aveva ingannato la sua compagna, ha deciso di intervenire. Con in mano un computer e a fianco della sua compagna e di un attore alquanto noto in Inghilterra, si è posizionato allora davanti alla porta d’ingresso del’Hotel Radama cercando di avvissare coloro che si dirigevano al casting.

Questa sua iniziatia ha salvato il portamonete di molte persone, tra cui una donna di Chester, Rachel Johnston. Rachel voleva far scritturare per il casting suo figlio Charlie di 7 anni e la figlia Page di 15 mesi. “Pensavo fosse fantastico se i miei figli ce l’avessero fatta - ha detto la donna - Mi sono molto sorpresa e rallegrata quando hanno accettato entrambi, ma rimasi molto scioccata quando mi dissero di dover pagare 189 sterline”.
Dato che non aveva i soldi con sè Rachel ha chiamato la sorella chiedendole di portare il denaro direttamente all’hotel. Rachel è quindi scesa in strada ad aspettare la sorella ma nel fare ciò si è imbattuta in Andy che le ha svelato la truffa. “Sono davvero contenta di essere uscita e di aver incotrato Andy, altrimenti avrei commesso una sciocchezza” ha commentato Rachel.

Il Department for Businnes, Enterprise & Regulatory Reform si riunirà lunedì per decidere sul da farsi, e soprattutto per decidere se cambiare qualcosa nella legge inglese.
Infatti, al momento, in tutto il regno Unito non c’è nessuna legge che proibisca alle agenzie di chiedere dei soldi per l’iscrizione ne’ tanto meno queste hanno l’obbligo di trovare lavoro per le persone che si iscrivono presso di esse. Un punto, che alla luce degli ultimi eventi, ha davvero bisogno di essere rivisto.

www.cheshireonline.co.uk
Tutte le infomazioni, le citazioni e i dati, sono stati presi dai seguenti articoli: “Model scam mum’s fury” e “The ugly side of the beauty business” di Samantha Parker, Chester Chronicle 7/12/2007.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 10 dicembre 2007 - 10410 letture

In questo articolo si parla di bellezza, chester, isabella agostinelli

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