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lapiagadivelluto: la Commissione Tommaso

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A Senigallia viene applicata per la prima volta la Regola di San Tommaso. La verifica sul campo e l'acquisizione di dati oggettivi e inoppugnabili diventano strumenti per combattere autoreferenzialità, autocelebrazione e visibilità a basso costo e a basso rischio, tutti componenti del nemico mortale dell'informazione: il comunicato stampa.

di La Piaga di Velluto
lapiagadivelluto.splinder.com
con la collaborazione di Franco Giannini
La scorsa settimana abbiamo assistito ad una guerra di comunicati stampa sulla nuova pista di pattinaggio delle Saline, fra il Consigliere Roberto Paradisi e l'Assessore all'Urbanistica Gennaro Campanile. Paradisi, sempre vigile ed inflessibile, lamentava l'ennesima opera incompiuta di basso profilo. Campanile, ottimista ed istituzionale, prometteva alle masse una pista di caratura internazionale "entro poche settimane". La querelle ha avuto un breve intermezzo, piuttosto criptato in verità, della persona più interessata all'opera, Mauro Guenci, titolare di numerosi record nel pattinaggio e anima del Team Roller, quel nugolo di ragazzini che fanno incetta di medaglie e che vedete pattinare in ogni dove, perchè, appunto, non hanno un posto dove allenarsi.

In tutto questo vortice di comunicati stampa, nessuno si è peritato di andare sul posto, fare una foto alla pista, misurarla, verificare che corrisponda agli standard federali e valutare lo stato dell'arte. Lo abbiamo fatto io e Franco Giannini (brontolone42) sabato pomeriggio, perchè non era freddo, in TV non c'era niente d'interessante e soprattutto perchè siamo onestamente stufi di vedere il Guenci pattinare ovunque e rischiare la vita sulle rotatorie.

Ma veniamo al lavoro della Commissione. Il cantiere della pista di pattinaggio delle Saline è aperto, non recintato, accessibile da ogni punto cardinale e si trova immerso in quella palude di erbacce e canneti che diventerà il parco urbano delle Saline. Quindi nessuna infrazione. Scavalcare non è certo un'attitudine mia o di Giannini. Prima di andare sul posto abbiamo consultato le specifiche della Federazione Italiana di Hockey e Pattinaggio (FIHP) per l'omologazione degli impianti, dando per scontato il rispetto delle specifiche generali del CONI per gli impianti sportivi.
Le piste di pattinaggio internazionali omologate devono avere una larghezza di m 5,50 - 6,00 e uno sviluppo totale di 175 o 200 metri. I rettilinei devono avere uno sviluppo non minore di 1/3 e non maggiore di 2/3 dello sviluppo totale della pista. La pista deve avere una recinzione di sicurezza per gli atleti, strutture per il pubblico, gli atleti, la stampa.

La pista in costruzione alle Saline ha uno sviluppo di 200 metri e una larghezza di circa 5,75 metri. I pali dell'illuminazione sono montati e le curve paraboliche sembrano avere l'altezza prevista di circa un metro. L'opera sembra destinata a diventare un impianto internazionale (tipo A delle specifiche CONI) ma attualmente è soltanto una spianata di graniglia fine ben rullata con un modesto cordoletto di cemento che le impedisce di tracimare nella palude che la circonda. Tutto è in balia delle intemperie invernali e, piuttosto che un'incompiuta, la pista sembra in stand-by, in attesa che qualche muratore di buona volontà vi metta mano.

La realizzazione della pista è collegata alle opere di urbanizzazione della lottizzazione da circa cento appartamenti in costruzione nelle vicinanze, e, a detta dell'Assessore Campanile, totalmente a carico dei lottizzanti. E' chiaro che l'impresa al momento ha ben altro da fare, dato che c'è gente con la valigia in mano e figli in braccio che aspetta per entrare negli appartamenti. Parlare di poche settimane per la consegna dell'impianto è un modo scherzoso di prendere tempo.
Allo stato attuale l'opera non può essere definita ancora "un'incompiuta", quanto piuttosto una "poco realizzata" o una "ancora là da venire".

A questo punto la Commissione ha voluto incontrare Mauro Guenci, nel parcheggio dello Stadio, dove attualmente tiene i suoi corsi. E ha scoperto d'aver fatto un buco nell'acqua.
Qui mi corre l'obbligo di una premessa: ho un debole per Mauro Guenci. Non sono uno sportivo, mi occupo solo degli sport che segue l'Inter, ma considero il Guenci uno sportivo vero, uno di quelli che ci mettono l'anima e la lasciano andare senza freni. Uno che si promuove con tutti i mezzi per la sua passione, facendo storcere la bocca ai puristi, perchè a promuovere calcio e calcetto son buoni tutti, ma a smuovere dozzine di ragazzini e gli sponsor per uno sport minore non è facile come dirlo.

Me lo ricordo il Guenci, più di vent'anni fa, inanellare centinaia di chilometri in piazza d'Armi, in mezzo al traffico, inizialmente inseguito dagli insulti degli automobilisti, ma, dopo qualche tempo, inseguito da un gruppo di signore in Panda che per prime avevano intuito le potenzialità dei glutei maschili. E' una passione anarchica per lo sport quella che lo anima: fatte le debite proporzioni, anche Reinhold Messner ha i suoi detrattori puristi che gli rinfacciano di non aver conquistato tutti i 14 ottomila in ordine alfabetico, così come Guenci ha chi gli rinfaccia di non trovare posto nelle classifiche ufficiali della specialità e di non aver seguito un percorso "ortodosso" nello sport, ma di inseguire record e visibilità.

Per il buco nell'acqua è presto detto: mentre noi stavamo là, pensosi, riflessivi, a prendere le misure alla pista e a misurare le pendenze delle curve, il Guenci ha messo la freccia e ci ha sorpassato in scioltezza. La pista, anche se già omologabile, verrà modificata, l'anello sarà più stretto e allungato, sarà più veloce con i rettilinei più lunghi e le curve più strette: "così com'è non va bene, è un girotondo, sembra di stare sempre in curva - ha esordito - con le modifiche che ho concordato nei giorni scorsi con l'Assessore Campanile, diverrà la pista più veloce del mondo.
L'Assessore si è mostrato disponibile ed ha accettato le mie proposte, anche lui ci tiene a far avere a Senigallia un impianto di prima classe. Sarà una pista veloce come quella dei Mondiali 2007 in Colombia. L'impresa è d'accordo nel coprire le spese delle modifiche e i lavori del sottofondo inizieranno nei prossimi giorni, mentre la pista in asfalto resinato, più veloce, economica e duratura di quelle classiche, sarà posata in primavera, per evitare di farlo nella stagione fredda
".
Quindi il prossimo anno avrai la pista dei tuoi sogni? "Sì e ci verranno da tutta Italia a provare una pista così veloce e quando tutti i servizi accessori saranno pronti potremo organizzare delle gare al massimo livello".

Uno scambio di battute veloce col Guenci, perchè è tardi e i suoi allievi hanno già fatto qualche chilometro nell'attesa. Lo salutiamo e lo stiamo a guardare, fa un po' tristezza vederlo pattinare con il suo team in un parcheggio a pagamento che una volta era un campo da calcio. Tristezza e confusione. In bocca al lupo per il Giro d'Italia in pattini, Guenci, e se ti serve uno strappo in macchina facci sapere.


Franco Giannini durante il rilievo della pista


La pista delle Saline vista dalla Strada del Cavallo.