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Castelli: basta con le ingerenze della politica nella nomina dei primari

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Castelli: "Le aspre polemiche innescatesi a Senigallia per le ingerenze di alcuni politici sulle procedure di designazione di due primari ospedalieri non sono rimaste inascoltate in Regione".

da Guido Castelli
consigliere regionale AN


E’ proprio dopo aver appreso della iniziative promosse da alcuni esponenti della minoranza contro le “invasioni di campo” del sindaco Angeloni, infatti, che qualche settimana fa ho cercato di accelerare l’iter di una proposta di legge giacente da tempo nei cassetti della regione. Una proposta, a firma del sottoscritto (Alleanza Nazionale) e del collega Marco Luchetti (Margherita) e diretta proprio a modificare il procedimento per la nomina dei primari. Duplice l’obiettivo: ridurre la totale discrezionalità di cui godono i Direttori di Zona e contrastare il triste fenomeno della lottizzazione politica della salute pubblica. Il risultato è stato che il consiglio regionale ha approvato la legge 6 novembre 2007 n. 15 che introduce elementi oggettivi di meritocrazia in uno dei settori più delicati della pubblica amministrazione.

Da ora la commissione medica non dovrà limitarsi a fornire un mero giudizio di idoneità all’incarico ma sarà chiamata ad enucleare una terna graduata dei migliori aspiranti. Tra questi, poi, il Direttore di Zona dovrà individuare il vincitore del concorso con un provvedimento rigorosamente motivato. Tutto questo, da poco meno di un mese, è legge nelle Marche. Una legge, come si usa dire, “bipartisan”. A dimostrazione della consapevolezza, ormai diffusa, della sacrosanta necessità che la politica faccia non uno, ma due passi indietro rispetto alle delicatissime questioni che riguardano la nostra salute. Speriamo che anche il Sindaco Angeloni voglia “arrendersi” a queste evidenze e riconoscere, dunque, alla categoria medica ed all’organizzazione sanitaria il diritto di recuperare autonomia e meritocrazia.

Anche perché il concorso per il primariato di chirurgia di Senigallia (essendo stato bandito prima dell’entrata in vigore della L.r. 15/07) non “godrà” del nuovo regime introdotto a novembre e quindi seguirà le vecchie regole. E in assenza di garanzie giuridiche bisognerà confidare nel buon senso di tutti. Soprattutto di coloro che, rappresentando le istituzioni come la Angeloni, devono assumere comportamenti esemplari. Sulla vicenda delle procedure di nomina dei primari ospedalieri di Senigallia ho presentato un’interrogazione unitamente al collega Silvetti.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 27 novembre 2007 - 2260 letture

In questo articolo si parla di sanità, an

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