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Franca Mancinelli porta ''Mala kruna'' a Letterature al femminile

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Con la presentazione dell’opera prima di Franca Mancinelli (Mala kruna, Manni, 2007), si apre il corso di “Letterature al femminile”, coordinato dal professore Alfio Albani presso l’“Università per Anziani” di Senigallia.

dall'UdA


Il corso si articola in sette incontri mensili, da novembre ad aprile, tenuti da studiosi e critici marchigiani, attorno ad altrettante figure di scrittrici e di poetesse, nell’intento di tracciare una mappa del mutevole e variegato universo femminile. Dopo l’incontro con la giovane poetessa Franca Mancinelli (nata a Fano nel 1981 e premiata due anni fa, per gli inediti, al “Senigallia-Valerio Volpini”), seguiranno le relazioni di Cristina Casoni su Virginia Woolf (11 dicembre), di Massimo Fabrizi su Sibilla Aleramo (15 gennaio), di Alfio Albani su Emiliy Dickinson (19 febbraio), di Lanfranco Bertolini su Wislawa Szymborska (11 marzo) e di Elisabetta Pigliapoco su Elsa Morante (8 aprile). Gli incontri, aperti alla cittadinanza, si tengono presso l’Auditorium San Rocco (piazza Garibaldi) alle 16:30 e si concludono con una lettura di testi dell’autrice.

Mala kruna, in croato “piccola corona di spine”, è costruito attorno all’idea di un viaggio che, dalla memoria dell’infanzia arriva ad un presente inquieto e frammentato. Il libro raccoglie quarantasei testi composti dal 2002 alla primavera del 2007, e disposti attorno a quattro sezioni che sono stazioni della vita: dall’infanzia di Oltre la giostra, all’adolescenza di Il mare nelle tempie, fino al tentativo di maturità di Nel treno del mio sangue e Un rudere la casa. Un “poetico romanzo di formazione”, dove versi affilati e incisivi riportano l’incandescenza del vissuto.

L’immagine di copertina è un dipinto della giovane pittrice serba Dunja Nedeljkovic: un tronco d’albero che, da una delle nostre colline affacciate sul mare, apre malinconicamente un occhio sul paesaggio, in una favolosa e inquietante metamorfosi.
«Questa poesia, apparentemente sottile e leggera, in realtà nasconde una forza di chiusura tenacissima, quasi maschile, e un’altrettanta crudeltà nei confronti di chi legge e di chi la avvicina. Chiusura e crudeltà, beninteso, patite in maniera molto forte dallo stesso poeta, quasi per assecondare una radice profondissima e inscalfibile, tragica» (Andrea Ponso).

«Mala kruna è un libro pieno di spine, intrecciato a grumi di consonanti. L’assente si disperde nel giro dei tempi e dei luoghi, per una sorta di fato da scontare. Talvolta “chiusa” fino all’impenetrabilità, la lingua di Franca Mancinelli cela un’attesa, che si ammanta di aculei e così, forse, si fortifica» (Daniele Piccini).

Franca Mancinelli si è laureata in Lettere Moderne a Urbino con una tesi sulla poesia di Paolo Volponi. Collabora come critica con il mensile «Poesia» e con altre riviste e periodici letterari. Su «Poesia» è apparsa, nel marzo del 2006, un’ampia silloge dei suoi versi. Recentemente è stata selezionata, insieme ad altri 9 giovani poeti italiani, dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze- Archivio dei Giovani Artisti, per partecipare all’antologia Nodo sottile 5.
Ha curato per la Fondazione Cassa di Risparmio di Fano un volume di racconti giovanili di Luciano Anselmi, Gli anemoni dello scrittore.



senza titolo

se oggi avessimo la febbre insieme
staremmo come due cucchiai riposti
asciutti nel cassetto,
c'inventeremo i piedi
avanti e indietro come stracci
per le carezze ai pavimenti,
o resteremmo nudi come chiodi
dimenticati in mezzo alla parete.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 26 novembre 2007 - 6535 letture

In questo articolo si parla di poesia, università degli anziani





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