x

I Patrimoni dell’Umanità alla Casa Protetta

4' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Ricevere una telefonata dalla Casa Protetta, ti lascia sempre un attimo con il fiato sospeso per i motivi che ben si possono intuire, ma la voce rassicurante all’altro capo del filo mi invitava ad un piacevole incontro con una persona importante.
Era una di quelle occasioni che poi in futuro sei felice di ricordare e che ti fa piacere dire “C’ero anch’io

da Franco Giannini


Infatti, venerdì scorso, data fissata per l’appuntamento, appena sono entrato nella sala da pranzo, che per l’occasione fungeva da teatro, mi sono trovato al cospetto di un omone con un organetto, a penzoloni sul petto trattenuto da due bretelle, cappelli con un codino striminzito sulla nuca e sul davanti, invece, portati a ”mò di ginocchio”, che si sbracciava con fare allegrone con gli ospiti della casa, come se anche lui fosse uno di loro.
Al centro della sala una sedia, che poi avrò modo di constatare, fungeva da scena e su cui si sarebbe svolto l’intero spettacolo.

Antonio Catalano (www.universisensibili.it oppure www.antoniocatalano.it), questo è il suo nome, è un artista/artigiano, un attore di teatro di ricerca, un uomo che ha abbandonato l’ idea classica di ciò che è teatro come comunemente lo si intende, per ricercare incontri artistici si, ma con spettatori di ogni età, in cui si tende a provocare delle emozioni vitali per chi vi assiste.
Il suo è un giocare continuo con tutto quello che la quotidianità, l’infantilismo o le apparenti banalità gli offrono al momento, elaborandole, farcendole con le sue proprietà artistiche, rivalutandone i contenuti e riuscendo a creare entusiasmi, stupori, divertimento, fino a quel momento sopiti.

E da queste sensazioni che dona agli altri, ricava quelle immagini fotografiche che poi elaborerà . Si, perché Antonio Catalano, è come dicevo, un artista in senso ampio, non solo un attore, bensì pittore, scultore, poeta, scrittore, editore.
Le foto ricavate da questo incontro saranno poi rielaborate artisticamente tanto da ricavarci una “giostra” di sensazioni ed umori che sarà poi proposta alla Rotonda a Mare dal 7 dicembre al 6 di gennaio 2008 unitamente ad altre opere di artisti internazionali, ed i cui primari soggetti saranno i nostri ospiti-attori della Casa Protetta, prestatisi all’ iniziativa artistica-culturale-ricreativa.

Ma per ritornare allo spettacolo…Catalano apriva lo spettacolo con l’apertura delle braccia, che accompagnava l’aprirsi dei soffietti dell’organetto da cui fuoriuscivano le note di un “saltarello” rievocativo dei balli tradizionali di ieri, che risvegliava quell’ assopita rimembranza degli anni che furono, negli animi di alcune ospiti più giovanili, che si prestavano al gioco di ballerine.

Seguiva un accenno di tango, che però si spegneva subito perché troppo impegnativo per gambe giovanili si, ma un po’ fuori allenamento. Antonio tra un suono e l’ altro riusciva a coordinare il ballo con il racconto di storia vissuta di Ersilia, la poesia di Faustina, le canzoni d’ amore inventate al momento da Zelinda, la canzone “Rose Rosse, interpretata in modo veramente intonato, diciamo superbo, della Michelina. Catalano semplicemente “suggeriva” ai novelli attori, inconsapevoli posizioni artistiche che la macchina fotografica, da diverse angolazioni, immortalava per il suo futuro lavoro creativo, “rubando” inoltre e soprattutto gli stati d’animo del momento.

A degli interpreti così bravi, piacevoli da ascoltare e vedere, disponibili, pieni di voglia di divertirsi e di vivere, di accompagnare Catalano nei sui suggerimenti tenendogli il gioco, non potevano che ricevere un premio.
Antonio Catalano non si tirava indietro e consegnava a tutti i partecipanti, che avevano calzato il centro del palcoscenico, quella famosa sedia a cui sopra facevo cenno, l’ ambita onorificenza, che consisteva in un adesivo riportante il disegno di un cuore, quale “Patrimonio dell’ Umanità”.
Un premio vero per loro, quanto vero era l’ entusiasmo, la felicità e l’ orgoglio con il quale hanno partecipato all’iniziativa e lo hanno ritirato: la felicità costruita su di un semplice adesivo, il ”tanto” realizzato con il “poco”.

Come era cominciato, lo spettacolo si chiudeva, con un saltarello meno seguito del primo, perché nel frattempo veniva servita una colazione con tramezzini vari, doce e spumante, pienamente meritato.
Catalano salutava, ricambiato dall’affetto di tanti applausi, con un arrivederci, dandoci appuntamento per un altro incontro con data da fissarsi, quando avrà perfezionato i suoi elaborati, che si è ripromesso di presentare in anteprima, alla Casa Protetta, per poi esporli alla Rotonda a Mare.
Ad un “grande spettacolo di umanità” quale è il personaggio-artista Antonio Catalano fatto di modestia, semplicità ed estro, va un altrettanto semplice ma sentitissimo grazie da tutti coloro che, per evitare l’ elenco, chiamerò frequentatori della Casa .

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 19 novembre 2007 - 2229 letture

In questo articolo si parla di arte, casa protetta per anziani, franco giannini

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/eku9





logoEV
logoEV
logoEV