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Si è aperta quella che si preannuncia una sessione consiliare rovente

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La maggioranza boccia l'ordine del giorno di Rifondazione sulla riduzione delle spese dell'Amministrazione e avvia il dibattito sulle linee di indirizzo al bilancio 2008.
All'ordine del giorno della seduta che si è aperta ieri pomeriggio e proseguita fino a tarda sera, figurano due pratiche scottanti.

di Giulia Mancinelli
penelope@viveresenigallia.it
La prima, la richiesta di Rifondazione di ridurre i costi della politica riducendo, tra le altre cose, da 8 a 6 il numero degli assessori e anche i delegati nelle società partecipate, è stata bocciata dalla maggioranza con 11 voti contro e 10 a favore (quelli dell'opposizione e di Rifondazione).

Un atto che potrebbe essere letto come una “sfiducia” della coalizione nei confronti di Rifondazione.
Seconda questione ancora aperta è la discussione delle linee di indirizzo al bilancio 2008.
Un documento che ha già fatto vacillare la Giunta, dato che Rifondazione ha espressamente criticato la “mancanza di interventi a sostegno delle famiglie e delle fasce di reddito più deboli”.

Una posizione avallata dall'astensione dell'assessore del Prc Luigi Rebecchini che non ha votato la delibera di Giunta. La posizione del partito potrebbe essere rivista solo nel caso in cui le linee di indirizzo licenziate dalla giunta vengano “corrette” da emendamenti. Rifondazione chiede la riduzione delle tariffe dei servizi a domanda individuale e l'innalzamento dell'esenzione del pagamento dell'Irpef da 12 a 15 mila euro di reddito annui.

Le linee di indirizzo al bilancio 2008 prevedono una generale riduzione dell'imposizione fiscale - ha detto l'assessore al bilancio Michelangelo Guzzonato - l'Ici sulla prima casa sarà ridotta, come previsto dalla Finanziaria, mentre le tariffe dei servizi a domanda individuale saranno adeguate all'indice Istat, aumentando solo del 1,6-1,8%. Prevediamo inoltre interventi a sostegno degli anziani e delle giovani coppie”.

Un'impostazione generale che non soddisfa Rifondazione che attende emendamenti che rafforzino gli interventi per le categorie più deboli. “Mi auguro che vengano presentati degli emendamenti perchè in queste linee di indirizzo manca l'attenzione alle fasce deboli - replica il capogruppo di Rc Roberto Mancini - ci aspettiamo scelte più consistenti. Se le tariffe non verranno ridotte come da noi richiesto, almeno dovranno aumentare le soglie di esenzione dai pagamenti”.

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