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Bonvini risponde al comitato ''Salviamo i Classici''
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2043


Non posso che esprimere soddisfazione per il fatto che arriva l’ispettore per iniziare l’opera di catalogazione di tutti i testi della biblioteca del liceo Perticari. Ne avrà del lavoro da svolgere e per molto tempo! |
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da Giuliano Bonvini
Ex Preside del Liceo Classico Perticari
Mentre notoriamente il vecchio preside non nasconde il suo disprezzo per i libri e la cultura e di nascosto passa il tempo a bruciare i libri, a cominciare da quelli antichi.Ex Preside del Liceo Classico Perticari
Infatti non è vero che la biblioteca storica del Perticari sia rimasta qualche anno nei vecchi locali di via Portici Ercolani (laddove da tempo immemorabile era conservata e del tutto ignorata dalla precedente direzione al momento del passaggio di consegne nel 1997) solo perché non v’erano altri locali dove collocarla e in attesa di reperire una nuova sistemazione, ma perché il preside ha avuto il gusto sadico di abbandonarla e mandarla in malora. Non è vero che appena pronto il nuovo edificio di via Rossini (qualche giorno prima che iniziassero le lezioni dello scorso anno scolastico 06/07) la scuola in accordo con la Provincia ha programmato il trasloco nella nuova sede di tutto il materiale necessario e di tutto quello che la stessa poteva contenere (purtroppo non tutto), a cominciare da una parte del gabinetto di scienze, fino alla parte restante dell’ archivio e alla biblioteca storica, trasloco portato a termine gradualmente nel corso dell’anno.
Non è vero che il preside, dopo avere, in tempi non sospetti, posto la questione della conservazione e sistemazione del materiale storico del Perticari e avere avanzato una specifica richiesta di finanziamento alla Provincia, ha preso contatti con il Ministero dei Beni Culturali e ha elaborato un Progetto complessivo di riordino e catalogazione, regolarmente inviato allo stesso Ministero, alla Direzione Regionale della Pubblica Istruzione, alla Regione e alla Provincia. Non è vero, infine, che lo stesso preside si è preoccupato della catalogazione dei quadri allora presenti in via Portici Ercolani e che a suo tempo ha approntato addirittura di un CD che mostra stanza per stanza tutto quanto è appeso alle pareti. Non è vero che questo benedetto preside, nei suoi anni di governo del Perticari, ha sempre dovuto affrontare l’emergenza, dallo sgombero improvviso di un edificio e il reperimento di locali di fortuna, ai problemi dei ripetuti traslochi, a quelli di spazio, agibilità e sicurezza dei locali utilizzati (un vecchio prefabbricato per la sezione del liceo classico), alla mancanza di aule nell’edificio di via d’Aquino e la ricerca a ogni inizio d’anno di aule supplementari presso questo o quello Istituto della città, con tutti i problemi logistici e didattici che ciò comporta.
E non è vero, infine, che gli obiettivi prioritari della sua direzione siano stati il miglior funzionamento della didattica, un equilibrato sviluppo della personalità degli studenti e il miglior livello della loro preparazione culturale. Questo avrebbe dovuto fare il preside uscente, e molto, molto di più. Ma nessuno è perfetto!

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