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C'è feeling tra Lions Club e Mezza Canaja

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Un incontro all'insegna del dialogo quello tra Mezza Canaja e Lions Club, due mondi diversi a confronto per cercare di capirsi.

di Michele Pinto
michele@vivere.marche.it


Dopo la cena in cui i giovani del Mezza Canaja sono stati ospiti della Sezione senigalliese del Lions Club Corrado Canafoglia, per l'occasione senza giacca e cravatta "un ospite deve mettersi sullo stesso piano di chi ha invitato anche sull'abbigliamento" ha presentato agli ospiti il Club stesso.
"I membri del Lions Club - ha spiegato Canafoglia - non hanno un'idea comune, anzi spesso sono ci sono contrasti tra noi, sebbene sempre civili. Quello che ci accomuna è l'essere persone libere e la voglia di aiutare ed aiutarsi".

Poi è stata la volta di Nicola Mancini e Alessandro Genovali. "Il Mezza Canaja vuole offrire dei servizi alla città ponendosi però al di fuori di legge che spesso servono solo a difendere privilegi. I diritti - spiegano - spesso nascono da dati di fatto illegali".
Tra le attività del Mezza Canaja per prima Mancini e Genovali hanno presentato la controinformazione, ovvero far conoscere quello che il mainstrem non diffonde. Da qui incontri, dibattiti e proiezioni cinematografiche, tutto gratuito e finanziato dalle feste.
Poi l'Ambasciata dei diritti, ovvero uno sportello legale gratuito per immigrati. I corsi di italiano per stranieri, uno skate park (l'unico al chiuso nelle Marche) e due palestre. Tutto ovviamente gratuito.

Uno ad uno sono stati analizzati tutti i punti che, delle attività del Mezza Canaja, non risultavano comprensibili, o addirittura spaventavano i soci del Lions.
L'occupazione: "Mi piace la tua casa, vengo ad occuparla e tu te ne vai via" - provoca Canafoglia. "Non abbiamo mai occupato case abitate, ma sempre luoghi abbandonati e malridotti che abbiamo risistemato. Non abbiamo rubato il posto a nessuno"- risponde Genovali.
Il Mezza Canaja, spiegano i noglobal, non è un privilegiato ad aver avuto una sede dal Comune. Le ex colonie dell'Enel, quando le abbiamo prese erano in una situazione di degrado tale che nessun altra associazione si sarebbe sognata di entrarci.

"Perché imbrattare i muri della città con i vostri messaggi? Così si perde il senso di quanto volete comunicare perché l'attenzione si sofferma sul muro imbrattato e non sul contenuto della scritta" - Incalzano i Lions. "Spesso non è possibile attirare l'attenzione su tematiche che si vogliono evidenziare se non accompagnandole a gesti eclatanti. Spesso sbagliamo le misure".

Mano a mano che la serata procede si superano diffidenza e pregiudizi. I Lions e le Mezze Canaje si scoprono affini negli obiettivi, se non nei mezzi, e si arriva ad elargire qualche consiglio, che potrebbe sembrare paterno, vista la differenza di età.








Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 28 settembre 2007 - 2271 letture

In questo articolo si parla di michele pinto, mezza canaja, lions club





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