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Basket: più spazi al Palasport per gli allenamenti del Miu Marzocca

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Il presidente della società Enzo Monachesi denuncia una situazione di oggettivo svantaggio della propria società nell'utilizzo degli spazi del palasport di via Capanna invitando tutte le società interessate a sedersi a un tavolo di discussione per risolvere i conflitti.

di Andrea Pongetti


Il presidente del Miù Basket Marzocca Enzo Monachesi interviene sulla polemica innescatesi qualche giorno fa sulla questione dell'utilizzo degli spazi d'orario all'interno del palasport di via Capanna tra le varie società coinvolte: un punto su cui era intervenuto anche l'assessore allo sport Fabrizio Volpini, che, auspicando una collaborazione maggiore tra le singole società interessate e maggiore buon senso e un diverso atteggiamento da parte delle stesse, aveva comunque evidenziato come la distribuzione degli spazi all'interno dell'impianto, affidata tramite convenzione alla Goldengas Pallacanestro Senigallia, in accordo con il Basket Marzocca Miù J’adore ed il Basket 2000 femminile Fredde Bontà-Savini Impianti, fosse svantaggiosa per lo stesso Marzocca.

“Non posso che ringraziare l'assessore per l'intervento“, ha detto Monachesi, “e per il richiamo al buon senso e condivido la volontà dell'amministrazione di rimaner super partes restando mediatore nella questione senza intervenire direttamente. Nemmeno la nostra società infatti vuole che si arrivi a soluzioni estreme ma non posso non evidenziare che siamo riusciti a dimostrare che gli spazi ci sono e bastano per tutti, e anche noi abbiamo il diritto di ottenerli”. “Non vogliamo”, continua il presidente del Miù Marzocca, “e su questo punto voglio essere molto chiaro, sbattere fuori nessuno, solo avere quanto ci spetta di diritto anche in base alla divisione percentuale stabilita dalla convenzione, che tra l'altro, è stata presa a modello come esempio di efficacia ed efficienza più volte”.

“Il problema è grave”, evidenzia ancora Monachesi, “ed è necessaria una risposta in tempi rapidi perché nel nostro caso si tratta di un'oggettiva ed evidente difficoltà nel garantire spazi non per la prima squadra, ma per i ragazzi del settore giovanile, che è nato quest'anno ma che di questo passo rischiamo di perdere fin da subito. Il periodo di attività giovanile infatti è già partito ma noi non sappiamo ancora dare risposte ai genitori dei ragazzi interessati a frequentare i nostri corsi, i quali continuano a chiamarci per avere informazioni ed hanno già avuto molta pazienza nell'aspettare nonostante da parte nostra non si riesca a fornire certezze sugli orari a disposizione per farli allenare. Si tratta solo di poche ore settimanali, quattro o cinque, che ci spettano e che è ingiusto che non ci vengano concesse”.

Monachesi sulla scia delle parole dell'assessore invita dunque “le società a sedersi attorno ad un tavolo, discutere e risolvere i conflitti tra esse per garantire a ognuno quanto davvero spetta”. “Il palasport”, conclude il presidente della società marzocchina deve essere la casa di tutto il basket e non di singole società. Il mio messaggio e invito è proprio quello di arrivare ad una soluzione, distendendo gli animi perché questa situazione, da qualunque posizione la si osservi, non fa bene al movimento cestistico locale che ne perde invece credibilità”.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 20 settembre 2007 - 2043 letture

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