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Caso Sclock: determinante in consiglio il voto dell'opposizione
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Il caso Sclock verso l'aula Consiliare. La variante al prg per la realizzazione di una fabbrica della nota azienda senigalliese di orologi ha spaccato la maggioranza ed ora, in vista del voto in consiglio previsto per mercoledi, decisivo appare il peso dell'opposizione. |
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di Giulia Mancinelli
penelope@viveresenigallia.it
Per essere approvata, la pratica che prevede la costruzione di una fabbrica nel comparto F7 delle Saline a vocazione residenziale e terziaria ma non artigianale, la pratica deve portare a casa 16 voti ma con i voti contrari già annunciati da parte di Verdi (due consiglieri) e di Rifondazione (un consigliere), il ruolo decisivo stavolta ricade sull'opposizione.penelope@viveresenigallia.it
Casa delle Libertà e Coordinamento Civico si dicono intenzionate a non spalleggiare in alcun modo la maggioranza. “Come Cdl giudichiamo positivamente la variante Sclock perché costruire un nuovo laboratorio artigianale è importante per un'impresa famosa e che crea anche occupazione sul territorio - afferma il capogruppo della Cdl Alessandro Cicconi Massi - sono emersi nuovi aspetti urbanistici che non ci competono, anche perchè non siamo in commissione, e quindi valuteremo con tutto il centro destra la nostra posizione. Quello che è certo è che la maggioranza deve essere autosufficiente, non saremo la sua stampella. Questo è certo”.
E tra dubbi su eventuali astensioni o meno, spunta anche l'ipotesi che la proprietà abbia perso ogni interesse a costruire al Ciarnin, dati gli imprevisti che hanno allungato notevolmente i tempi.
“La nostra posizione è chiara, siamo per una astensione motivata - annunci il capogruppo del coordinamento civico Vincenzo Savini - dalle informazione che abbiamo raccolto la Sclock non sarebbe più interessata a l'area in questione perché i tempi di costruzione si sono allungati e quindi si sarebbe orientata verso un'altra zona. Di questo ovviamente in consiglio chiederemo conferma al sindaco. Il venir meno dell'interesse stesso da parte dell'azienda fa cadere anche la necessità di ricorrere ad una variante al Prg. La nostra posizione è inequivocabile”.

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