Il Summer Jamboree finisce nel mirino dei no global

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -

Dopo l'aggressione avvenuta ad opera di un gruppetto di nazi-fascisti sabato sera all'interno del Mezza Canaja dove un ragazzo di Vicenza ha riportato una ferita ad un gluteo, i ragazzi del centro sociale autogestito hanno chiesto all'Amministrazione Comunale e agli organizzatori del Festival dedicato alla musica e alla cultura dell'America degli anni '40 e '50 di prendere posizione riguardo l'escalation violenta che si verificherebbe ad opera di gruppi della destra estrema.

---

A sostegno dei no global scende in campo adesso anche Rifondazione Comunista in “conflitto di interessi” sul caso dal momento che l'assessore al turismo, cui fa riferimento l'evento, Luigi Rebecchini è esponente del partito. “La presenza di gruppi che si rifanno al nazifascimo durante il Summer Jamboree è una realtà di cui farsi carico -afferma il capogruppo di Rc Roberto Mancini- bisogna affrontare il problema perchè il festival non è aperto a chi professa idee antisemite, razziste e violente. E nelle pratica bisognerà trovare anche la soluzione al problema”.

Al momento, ad eccezione dell'episodio verificatosi sabato sera, alle forze dell'ordine non sono stati denunciati altri episodi di micro-aggressioni che sarebbero avvenute durante il Festival. Secondo i no global questo dipenderebbe dal fatto che loro stessi hanno dichiarato di “non voler ricorrere alle istituzioni preposte per la denuncia di questi episodi”.

Dal canto loro gli organizzatori del festival, ancora frastornati per il grande successo dell'edizione del Summer Jamboree che ha portato a Senigallia 150 mila visitatori, si dicono intenzionati ad approfondire i fatti. “Sinceramente non sapevamo nulla dell'accaduto -afferma Andrea Celidoni a nome anche degli altri due organizzatori Angelo Di Liberto e Alessandro Piccinini- ci riserviamo di approfondire la questine prima di dare un commento ufficiale”.