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Mondolfo: naufraga la Cacciata

4' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Non voglio commentare più di tanto la clamorosa marcia indietro della presidente della pro-loco di Mondolfo sulle sue stesse dichiarazioni apparse sul giornale il 28 luglio, quando annunciava la soppressione della edizione 2007 della “Cacciata”: “Nessuno ci ha sostenuto, né il sindaco, né gli assessori, ed invece serviva l’aiuto di tutti: il primo cittadino non ci ha appoggiato con delle soluzioni alternative, a parte il solito contributo di 4.500 euro circa…”, queste le sue testuali parole, che il giorno 9 agosto, in risposta al mio articolo, diventano così: “Il Comune di Mondolfo ci ha sempre sostenuto non solo da un punto di vista economico ma anche logistico mettendo ogni volta a disposizione dell’associazione uomini ed attrezzature. Ed un ringraziamento particolare va sicuramente al sindaco Pietro Cavallo che in un momento così difficile ci ha sempre aperto al porta del suo ufficio facendosi promotore di possibili soluzioni”.

da Dany Zenobi
www.percambiare.net


Roba da matti: anche a Mondolfo sembra aver attecchito la moda delle dichiarazioni e delle totali smentite del giorno dopo. Alla fine la colpa è sempre del giornalista che “ha travisato le mie parole” o “ha scritto cose che io non ho detto”! Vabbè, si capisce lontano un miglio che la risposta al mio articolo è stata dettata da qualcuno del Palazzo di Mondolfo: qualcuno che non vuole apparire, ben sapendo di avere la coscienza molto sporca in fatto di promozione culturale mondolfese.

Venendo al caso specifico della situazione Pro-Loco, già da queste prese di posizione così antitetiche mi viene da pensare che un cambio della guardia presso l’associazione e il rinnovo del suo direttivo siano necessari: occorre l’impegno e il tempo di gente più affidabile nelle parole e nei fatti, che sappia concretamente rinnovare la proposta culturale mondolfese e riportare allo splendore le sue antiche tradizioni.

Ma non prima che la vecchia guardia abbia definito le pendenze e i debiti di cui è diretta responsabile e rimanga salvaguardato quel patrimonio di tutti i cittadini di Mondolfo, costituito dai bellissimi costumi di tradizione settecentesca, creati dall’impegno e dalla passione di tante nostre donne di Mondolfo che hanno dedicato tempo e fatica al loro confezionamento.

Temo grandemente che questo patrimonio venga dilapidato a causa dei creditori, nel totale disinteressamento del Comune. Una grande occasione di rilancio della Pro-Loco è stata persa con la festa delle cantine aperte “Mondolfo Di-Vino” organizzata dai giovani di Mondolfo, che si sono appoggiati ad essa per l’organizzazione. Poca chiarezza nei conti e molti sospetti hanno precluso ogni futuro coinvolgimento di questi ragazzi all’interno della associazione, la quale a sua volta ha perso una occasione d’oro di rilancio e di guadagno.

Poiché a Mondolfo ci si conosce un po’ tutti, la mancanza di trasparenza deve essere immediatamente sanata; se questo non avviene, chi se ne rende responsabile deve andarsene. Un’ultima osservazione: sui manifesti pubblicitari delle feste storiche di Mondavio compaiono oltre dieci associazioni ed enti a supporto della manifestazione: Regione, Provincia e Comune sono in testa assieme alla Pro-Loco, seguiti da altre associazioni come Marcabella, La Federazione Italiana Giochi Storici, L’Associazione Nazionale Pro Loco, il Touring Club Italiano con il suo marchio Bandiera Arancione, ecc. ecc..

Mi pare invece chiaro che noi a Mondolfo siamo fuori dai principali circuiti di sostegno e supporto, sia di tipo associazionistico, per lo scarso impegno profuso nel creare alleanze e cooperazione, sia di tipo politico: i mondolfesi pagano infatti moltissime tasse al Comune, alla Provincia e alla Regione, abbiamo anche un Consigliere Regionale eletto nelle file della Margherita (ma questo è mai stato un affare per noi?) ma di soldi a supporto delle nostre tradizioni culturali non se ne vedono quasi mai! Guardiamo in faccia alla realtà: i nostri amministratori comunali si sono mai spesi in prima persona per sollecitare i doverosi aiuti e contributi, così come fanno tutti gli altri comuni della vallata?

Succubi dei loro rispettivi partiti, non fanno nulla se non direttamente interessati e mai oserebbero rompere le scatole ai loro superiori. Davvero il quarto comune della provincia non si merita una classe politica così lenta, disinteressata e priva di nerbo.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 27 agosto 2007 - 2408 letture

In questo articolo si parla di mondolfo, dany zenobi





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