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La guerra dei decibel torna ad infuocare l'estate della spiaggia di velluto

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
L'intensa movida che da settimane ormai si riversa sul lungomare, caratterizzata quest'anno più che mai da una gran quantità di avventori che animano il tratto centrale compreso tra la Rotonda e il ponte Rosso fino all'alba, chiede sempre più proposte per il divertimento e l'intrattenimento notturno.

di Giulia Mancinelli
penelope@viveresenigallia.it


Bar e locali del lungomare si organizzano ogni sera per garantire musica e concertini ma l'ordinanza in vigore in fatto di decibel va stretta sia agli avventori dei locali notturni che agli operatori turistici. A protestare sono soprattutto i residenti del lungomare e alcuni albergatori e titolari di strutture ricettive che invocato le “quiete notturna”.
Due opposte esigenze che sembra al momento non trovare alcun compromesso. E la polemica si infiamma. L'ultimo episodio, che ripropone il problema dell'uniformità di trattamento e della tipologia di controlli che vengono applicati è quello denunciato dalla titolare del Bar Bar, in via Ugo Bassi, a lato del lungomare Alighieri dove l'intervento della polizia municipale ha interrotto un concertino dal vivo appena dopo mezz'ora dall'inizio. Il tutto mentre nei locali a fianco continuava a imperversare musica e divertimento, ben udibili anche dal locale “censurato”.

“Avevamo organizzato un concertino dal vivo per festeggiare i dieci anni di attività della band Quadriga ma alle 23 è arrivata una pattuglia della Municipale che ci ha fatto interrompere -racconta Dina Carboni, titolare del Bar Bar- la motivazione? Avevano ricevuto alcune telefonate di protesta. Non hanno però misurato i decibel perchè non avevano l'apparecchiatura. Seguendo questa logica basterebbe una telefonata per spegnere, ipoteticamente, tutti i locali del lungomare. Cosa inconcepibile e che peraltro non avviene”. A stonare l'altra sera è stato il “silenzio” del Bar Bar rispetto ai richiami musicali che arrivavano dai locali vicini.

“Ci vorrebbe una regolamentazione più omogenea -afferma la Carboni- basta che un vicino si mette a telefonare a raffica alla Municipale per far spegnere la musica. Questo non mi sembra giusto, soprattuto quando si cerca di organizzare un iniziativa divertente e adatta a grandi e piccoli e soprattutto quando ciò avviene alle undici di un sabato sera”.

Per l'Amministrazione Comunale l'ordinanza emanata nel 2004 resta valida ma è il senso di civiltà e anche di pazienza che deve prevalere nel clou di una stagione turistica particolarmente fortunata. “L'estate in corso è stata davvero eccezionale, sia dal punto di vista meteorologico che di presenze -spiega l'assessore alle politiche ambientali Simone Ceresoni- ci sono state molte feste in spiaggia e nuovi locali che hanno aperto. Questo chiaramente ha provocato molta conflittualità tra chi fa musica e intrattenimento e chi invece vuole la tranquillità. Per me l'ordinanza in vigore resta un buon punto di equilibrio dopodichè è chiaro che chi cerca divertimento quest'anno sarà rimasto molto soddisfatto, mentre sarà di diverso avviso che vuole il silenzio assoluto”.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 22 agosto 2007 - 2034 letture

In questo articolo si parla di simone ceresoni, giulia mancinelli





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