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Malih: ''Senigallia immobile nei confronti degli stranieri''

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Ho letto in questi giorni del Sit-in promosso da Nicola Mancini per denunciare le discriminazioni di cui sono oggetti gli immigrati nell'accesso al mercato immobiliare.

da Mohamed Malih


Intanto un plauso ai ragazzi per la loro meritoria impresa. Purtroppo però, so per esperienza personale che iniziative del genere, per chi vive sulla sua pelle il problema della casa, non sono di alcun aiuto. E un po' come ricordare a uno che vive sotto un ponte che sì in effetti il problema dell'alloggio ce l'ha. Comunque il problema sollevato da Nicola Mancini serve se non altro a riportare d'attualità gli immigrati di Senigallia. C'è a Senigallia una preoccupante immobilità riguardo a iniziative pubbliche a favore dell'integrazione e dell'accoglienza. I pochi servizi che ci sono come l'ufficio informazione e il centro di accoglienza del lungo mare, sono stati pensati e realizzati più di dieci anni orsono e se all'epoca forse erano addirittura all'avanguardia, ora che il numero di immigrati è cresciuto e il fenomeno immigrazione è cambiato nella sua natura, divenendo sempre più strutturale alla realtà senigallia, risultano obsoleti e del tutto insufficienti.

Il centro residenziale ad esempio è una struttura non degna di Senigallia e dell'ospitalità della sua gente e, diciamolo pure, lesivo della dignità degli gente che vi risiede. E per di più ha un regolamento che preclude a molti di poterne usufruire. Un altro problema che rischia di essere dimenticato almeno fino alla prossima estate riguarda i venditori ambulanti. Purtroppo i nostri consiglieri aggiunti brillano per ignavia: mentre invece potrebbero sollecitare un interrogazione consigliare per rivedere anche il regolamento comunale che disciplina il commercio sulla battigia. Sarebbe auspicabile in tal senso ad esempio vagliare la possibiltà di trasformare i permessi per la vendita ambulante sulla spiaggia, in licenze per delle postazioni fisse, perché a dare fastidio ai bagnanti sono semmai i venditori che, ambulando, vengono a disturbare sotto l'ombrellone.

A Senigallia non mancano persone sensibili a queste problematiche sia fra i consiglieri sia nell' amministrazione comunale, e credo non manchino neanche le risorse economiche per attuare politiche lungimiranti per una fattiva e responsabile integrazione degli stranieri; ciononostante, oltre alle promesse e ai buoni propositi, nulla si fa di concreto. Spero infine, visto che precedenti miei interventi hanno suscitato reazioni seccate di alcuni amministratori, che almeno questo mio intervento venga inteso per quello che è: l'ennesimo invito pacato perché anche le esigenze dei "nuovi cittadini" di Senigallia vengano presi nella giusta considerazione da chi è preposto a farlo.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 13 agosto 2007 - 3285 letture

In questo articolo si parla di mezza canaja, malih mohamed, senigallia multietnica, senigallia





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