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Turisti con pochi soldi in tasca e solo per il week end

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
L'identikit del bagnante sulla spiaggia di velluto è quello di un turista che spende sempre meno e preferisce il fine settimana allungato rispetto alle lunghe ferie estive.
A cercare di tracciare un andamento della stagione estiva, alle porte del fine settimana sono gli imprenditori balneari, veri protagonisti della spiaggia di velluto.

di Riccardo Silvi
ricardo.silvi@viveresenigallia.it


Quello che manca a questa stagione, in leggera flessione rispetto al passato, sono gli eccessi - commenta Valter Morganti, presidente Fiba Confesercenti - “i nostri turisti, italiani o stranieri che siano, arrivano sulla spiaggia e si accontentano del minimo indispensabile. Qualche cifra? Una famiglia di cinque persone, e già questo è un fatto raro, spende in media tredici euro e cinquanta centesimi per un ombrellone e due lettini”.

Insomma un turista poco spendaccione. “Se a questo aggiungiamo poi tasse e controlli continui il risultato è una stagione di basso livello. Mancano le feste in spiaggia e i calendari delle manifestazioni delle strutture balneari è all'osso. Mancano i soldi”.

Più obbiettivo e ma non meno critico Enzo Monachesi, presidente Gibas Concommercio: “Dall'amministrazione, alle associazioni di categoria fino agli imprenditori balneari, nessuno ha dati al momento per poter fare un resoconto sul successo o meno della stagione. È un discorso rimandato almeno di un mese e mezzo. Quello che però è certo è il cambiamento radicale che il turismo a Senigallia ha fatto registrare. Le ferie di quindici o dieci giorni oramai sono un sogno, sia per noi che per i nostri clienti. Qui si parla sempre più week end allungati, se non di un solo giorno al mare. Le vacanza sono sempre di più last minute, organizzate all'ultimo secondo basandosi la scelta sui prezzi e le offerte turistiche -continua Monachesi -. Senigallia da un punto di vista di prezzo è molto competitiva, ma sono i servizi che mancano.

Spendere da tre a sei euro per passare una intera giornata in uno stabilimento balneare con tutti i servizi che ne conseguono è un fatto irrisorio, ma se poi andiamo a vedere le infrastrutture, la maggior parte costruite negli anni sessanta e il calendario degli eventi c'è da mettersi le mani nei capelli. Gli appuntamenti estivi vanno organizzati seguendo un filo logico e cioè cercando di attirare turisti nei periodi, come ad esempio la fine di luglio e l'inizio di agosto, più tranquilli
.”





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 06 agosto 2007 - 2365 letture

In questo articolo si parla di riccardo silvi, turismo, enzo monachesi, valter morganti





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